Monte Paschi: l’intervento finanziario dello Stato va certificato. La richiesta del servizio bilancio del senato
ROMA – In un dossier del servizio Bilancio del Senato sul decreto banche all’esame della commissione Finanze si chiede che «Laddove sono sin d’ora stabiliti i parametri di valorizzazione delle passività finanziarie emesse dal Monte dei Paschi, ai fini dell’accesso alla procedura di intervento erariale prevista dalla ricapitalizzazione precauzionale andrebbe certificato l’ammontare dell’intervento erariale conseguentemente previsto a fronte dell’importo sommariamente dichiarato il 29 dicembre scorso dall’istituto di emissione».
I tecnici del Senato hanno anche osservato che, più in generale, andrebbe posta «in luce la dimensione della gamma degli interventi di ricapitalizzazione potenzialmente attivabili da parte dello Stato. A questo fine potrebbe essere utile una informazione supplementare in ordine al grado di sottocapitalizzazione ad oggi riscontrabile negli istituti di credito italiani».
In merito alla capienza del fondo da 20 miliardi per le finalità del decreto i tecnici osservano anche che sul fronte delle ricapitalizzazioni non viene fornito alcun dato mentre per la concessione della garanzia su nuove emissioni viene certificata la congruità delle risorse rispetto ai fabbisogni stimati sulla base delle obbligazioni subordinate in scadenza nel 2017 (112 miliardi) e quantificando la spesa per la garanzia in 771 milioni. Andrebbe anche chiarito, a questo proposito, se la dotazione di 20 miliardi sia in grado di contenere anche possibili scostamenti rispetto alle previsioni.