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Grande Fiorentina: battuta la Juve (2-1) con gol Badelj e Kalinic (che non va ceduto). Pagelle (Foto)

I giocatori della Fiorentina corrono festanti sotto la curva Fiesole dopo il primo gol. Buffon, sullo sfondo, non riesce a nascondere la costernazione

FIRENZE – Un sogno! La Fiorentina è riuscita nell’impresa: battere la Juventus. E lo ha fatto davvero con gran merito. Dominando nettamente nel primo tempo e resistendo, a denti stretti, nella ripresa, quando i bianconeri hanno tentato lo sforzo disperato per arrivare al pareggio. Ecco il bis del 20 ottobre 2013, il famoso 4-2 con tripletta di Pepito Rossi. Poi c’era stata la vittoria propiziata da Salah a Torino, in Coppa Italia. Quindi il buio. Fibno al gran chiarore di questa fredda e magnifica serata. I gol del miracolo sono firmati da Kalinis, su assist delizioso di Bernardeschi (la Juve ha reclamato per l’azione viziata da un presunto fallo di mano), poi da Badfelj, dopo che Chiesa aveva fatto velo a Buffon. Quindi vantaggio dimezzato da Higuain. E la sofferenza finale, con 6 minuti di recupero graziosamente offerti ad Allegri, che si era lamenato per la perdita di tyempo dovuto al soccorso per Chiesa, malmenato dai suoi per tutta la partita. Juventini addirittura storditi dal ritmo della Fiorentina nel primo tempo. Non sono quasi mai riusciti a fare gioco, mentre i viola, a tratti, sembravano il Real Madrid. E allora ecco il mio pensiero: qusta squadra non va smontata ora. Kalinic resti. E i Della Valle provino ad arrivare a un risultato. Poi, a giugno, potrà succedere tutto. Ma un no ai cinesi, nell’incontro decisivo di martedì, può essere detto. Un Kalinic che ha segnato il nono gol (è stato ammonito, ra diffidato, se non va via non giocherà comunque a Verona sabato con il Chievo perché squalificato), che si è sacrificato, che ha gioito con il popolo viola. No, la squadra non va smontata ora. Magari completiamola con un esterno e un difensore. Anche se, contro la Juve, si è fatta una scoperta di cui va dato merito a Sousa: Carlos Sanchez difensore. Impeccabile. Tonmovic e Salcedo possono restare fuori. Quella che ha battuto la Juve è decisamente la formazione migliore. Senza Ilicic? Sì, senza Ilicic che quando è entrato ha avuto un pallone d’oro per segnare il tre a uno e l’ha sprecato malamente. Bernardeschi non è stato al top, ma il suo l’ha fatto. E Federichino Chiesa è stato eccezionale: soprattutto nel resistere ai colpi. I campioni bianconeri l’hanno picchiato senza ritegno. L’arbitro Banti? Ha ecceduto nel recupetro e ha tollerato i troppi falli juventini. Sufficiente? Alla fine diciamo di sì. Grande serata per la Fiorentina e per Firenze. Ma ora, nel momento del trionfo, bisoghna guardare avanti. Senza lasciarsi prendere dalla foga d’incassare.

La fantastica coereografia dedicata ad Antognoni
L’esultanza di Federico Chiesa dopo il secondo gol viola: è stato attribuito a Badelj ma il suo velo è risultato determinante per spiazzare Buffon

PALO – Magnifica coreografia della Curva Fiesole: dedicata ad Antognoni Unico 10. Un bellissimo augurio di bentornato e di buon lavoro, di nuovo nella Fiorentina. Prima della partita sono stati rimossi adesivi con la scritta «meno 39, nessun rispetto», riferibili alle altrettante vittime dello stadio Heysel in occasione della partita Juventus – Liverpool del 1985. Gli adesivi erano stati sistemati su alcuni cartelli stradali in prossimità dell’ingresso del settore ospiti e alcuni sono stati trovati anche all”interno dello stesso
settore. Le forze dell’ordine hanno comunicato l’accaduto alla
Figc. Poco prima della partita la polizia ha denunciato un torinese
di 23 anni sorpreso con un fumogeno nel prefiltraggio. Un 50enne tifoso della Fiorentina, presumibilmente ubriaco, è stato invece allontanato mentre, poco prima della partita, cercava di venire a contatto con alcuni supporters bianconeri. In tribuna d’onore fa notizia la presenza di Matteo Renzi. Molti si chiedono: a che titolo? Non essendo più presidente del consiglio, ma solo segretario del partito democratico non avrebbe diritto di star lì. Forse è l’invitato speciale del suo amico, Luca Lotti, ministro per lo sport? La Fiorentina schiera, stavolta davvero, la formazione più idonea: dentro Borja e Vecino, in panchina Ilicic. In difesa Carlos Sanchez, accanto Gnzalo e Astori. Di là Cuadrado, ex viola trattato con indifferenza. I viola cominciano benino. La Juve aspetta e cerca di ripartire. Al 4’ brivido: Higuain arpiona un pallone e tira. Ma è in fuorigioco. Lui fa finta di non aver sentito il fischio. Si accendono i duelli fra Dybala e Astori. Vecino (7’) avanza bene, arriva quasi al limite e lasci a partire un gran tiro che Buffon è costretto a respingere in tuffo. Non basta: al 9’ Vecino si libera ancora in area dopo uno scambuio con Kalinic, tira. Ma è palo! Ma mica finisce lì: Chiesa (10’) sgattaiola in area e lascia partire un tiro che Buffon deve deviare in angolo ancora in tuffo.

Federico Chiesa impegnato in un duello con Alex Sandro: il figlio d’arte è stato fra i migliori in campo

GIALLO – Però questa è la Fiorentina che ci piace. Aggressiva e precisa. Speriamo che non si sciupi nel prosieguo della partita. Vecino prova ripetutamente a tirare fin qui non ha avuto fortuna. Ma chissà… Il fatto è che per lunghi minuti i bianconeri non la vedono proprio. Il giro palla è tutto della Fiorentina. Poi l’arbitro Banti grazia due volte i giocatori della Juve da evidenti cartellini gialli: prima Marchisio tocca volontariamente con le mani. Punizione e basta. In due brutalizzano Kalinic al limite dell’area e lui nulla, neanche la punizione. La Juventus prova a ripartire: fortuna che Higuain è spesso in fuorigioco. Lui neanche se ne accorge e protesta… Quindi un paio di punizioni a richiesta bianconera, puntualmente accordate. Ma perché? Finalmente (25’) Banti si decide a estrarre il primo giallo per Sturaro. Apriti cielo! I bianconeri processano l’arbitro sul campo. Chiellini e Bonucci i più infervorati. Ma non è il caso di ammonire anche loro? Proteste senza senso. La Fiorentina gioca, la squadra bianconera commette un fallo dietro l’altro. E quando una gamba viene allungata da Vecino, ecco subito il giallo. Ma dai… La stanchezza comincia a farsi sentire e arrivano i primi errori. Appoggi corti, passaggi fuori misura. Quindi un evento storico: ammonito Chiellini che frana su Chiesa. Caso raro che il difensore bianconero, che non è un gentleman, venga ammonito nel primo tempo.

KALINIC – Esplode il Franchi al 37’. Bernardeschi e Kalinic si ritrovano il pallone fra i piedi a tre quarti. I bianconeri sostengono che Bernardeschi ha toccato il pallone con l mano. Anche se fosse, il gesto era del tutto involontario. Il pallone comunque lo gestisce Berna, che poi serve ottimamente Kalinic in area. Buffon esce e il centravanti viola lo infila con un diagonale basso. Imprendibile. Goooooooooooool. E’ la nona rete in campionato del centravanti, che martedì potrebbe partire per la Cina. Ribadisco quello che sostengo da settimane: i Della Valle dicano no alle proposte del Tianjin. Almeno fino a giugno. E magari ritocchino sensibilmente il contratto al giocatore. In ogni caso, vantaggio meritatissimo. La sublimazione di un dominio praticamente assoluto. Palla quasi sempre fra i piedi dei giocatori viola. E bianconeri a rincorrere, con affanno. Nervosissimi. Tanto che al 41’ Cuadrado lascia partire una gomitata in faccia a Maxi Olivera. Espulsione? Banti fa finta di nulla. La Juve si fa sotto. Al 44’ Higuain tira a colpo sicuro. Respinge Maxi Olivera con il ginocchio. Higuain sostiene che lo abbia preso con la mano. No, caro signor cento milioni. Era ginocchio pieno! Un minuto di recupero. Che passa senza sussulti. Fiorentina al riposo in vantaggio. Ripeto: meritatissimo. Ma ora viene il difficile. Nella ripresa la Juventus farà di tutto per ribaltare il risultato. Ci vorrà tanto impegno, e soprattutto tanto cuore, per resistere.

Matteo Renzi in tribuna d’onore con il ministro Luca Lotti

BADELJ – In avvio di ripresa, com’era prevedibile, la Juventus si rovescia all’attacco. Higuain (1’) tira goffamente fuori. Due minuti dopo è Buffon che deve anticipare in tuffo un’incursione di Bernardeschi, suo conterraneo. Lo saluta con un bonario scapaccione. Unh attimo dopo, Carlos Sanchez riconquista un gran pallone a tre quarti e lancia Kalinic: fermato con affanno da Buffon e Chiellini. Fischi per Cuadrado che va a battere un angolo. Poi riparte Chiesa in contropiede, lo affrontano in due, cercano di buttarlo giù. Resiste. E viene ammonito. Ma siamo su scherzi a parte? Si per la Juve. Perché la Fiorentina raddoppia. Incredibile ma vero. Sventagliata di Badelj da 40 metri in direzione di Chiesa. Che si proietta in area per deviarla. In realtà non la tocca. Buffon viene ingannato dalla traiettoria e il pallone va dentro. Due a zero. Il gol viene attribuito a Badelj.

Bernardeschi anticipato da Buffon. Il portiere bianconero non ha evitato la sconfitta

HIGUAIN – Purtroppo è un doppio vantaggio che dura poco. Pasticcia la difesa della Fiorentina (13’) Maxi Olivera regala il pallone a Higuain a pochi passi dalla porta. Il centravanti ne approfitta e segna. Due a uno. Ora è dura. Non bisogna sbagliare più. Allegri toglie Sturaro, deludente, e inserisce Pjaca, più offensivo. Picchiano ancora i bianconeri. Chiesa resta a terra per l’ennesima botta da Marchisio. Banti non vede nulla. Chiesa esce in barella. Per fortuna rientra poco dopo. E’ giovane, regge bene. Poi è Dybala a buttarlo giù. Giallo? Macchè! Intanto, indietro c’è Sanchez protagonista di una gran partita nell’inedito ruolo di difensore destro. Meglio di Tomovic e Salcedo messi insieme.

Astori in un contrasto su Higuain

RECUPERO – Sousa sostituisce Bernardeschi con Cristoforo. Onestamente mi aspettavo di più da Berna, che comunque ha il merito dell’assist per il gol di Kalinic. Nella Juve fuori Marchisio e dentro Rincon, il neo acquisto, un combattente. Sousa sostituisce Chiesa, con le gambe tumefatte, e fa entrare Tello. Alex Sandro falcia Cristoforo: solo ammonito. Il rosso diretto ci poteva anche stare. Nuova sostituzione fra i viola: fuori Borja (fra gli applausi) e dentro Ilicic. Finale da cardiopalma. I bianconeri picchiano ancora. Bonucci ammonito per l’ennesimo fallo su Kalinic. Dybala (43’) tira alle stelle da pochi passi. Destino? Anche Kalinic finisce fra gli ammoniti. Quindi il recupero-scandalo: 6 minuti. Come dire: se la Juve perde la partita non termina. Ilicic (48’) avrebbe la palla per chiudere, cerca di aggirare Buffon, ma si intorta da solo. Ora si tratta di resistere, resistere, resistere. E finalmente arriva il fischio agognato. Sì, la Fiorentina batte la Juve. Un sogno? No, una grande realtà.

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Sandro Bennucci

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