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Firenze, migranti: il superiore dei gesuiti, solidarietà non può prescindere da legalità. Dei somali se ne occupino le istituzioni

FIRENZE – «La solidarietà non può essere fatta prescindendo dalla legalità. L’occupazione non è la giusta soluzione ai problemi dei rifugiati; confidiamo nell’intervento delle istituzioni locali per arrivare a una soluzione pacifica e cordiale»: è quanto scrive in una nota padre Gianfranco Matarazzo, superiore maggiore della Provincia d’Italia della Compagnia di Gesù, sull’occupazione di una proprietà della stessa compagnia a Firenze da parte di un gruppo di migranti. Sconfessando in parte, in tal modo, la piena disponibilità professata da padre brovedani, Direttore della struttura fiorentina.
«Siamo consapevoli della drammaticità della situazione che si trovano a vivere questi rifugiati. Siamo di fronte a un problema internazionale che richiede risposte globali e  lungimiranti impegni umani e istituzionali, rispettiamo e siamo vicini alla loro sofferenza. Un nostro confratello – prosegue il padre gesuita – li ha raggiunti, ha parlato con loro, ha ascoltato le loro difficoltà, li ha invitati a rispettare le basilari regole di convivenza.
Stamani – ha anche riferito – abbiamo anche provveduto a fare una piccola spesa al supermercato per portare loro alimenti di prima necessità. Siamo però convinti che la solidarietà non può essere fatta prescindendo dalla legalità. L’occupazione non è la giusta soluzione ai problemi dei rifugiati. Servirebbe una presa di coscienza delle istituzioni, in primis quelle locali, che riesca andare aldilà della media emergenza e preveda efficaci  risposte immediate e poi adeguati progetti d’integrazione, che in occupazione non sono possibili né legali. Confidiamo nell’intervento delle istituzioni locali per arrivare a una
soluzione pacifica e cordiale».

Dunque, par di capire, disponibilità provvisoria ad accettare, obtorto collo, la situazione creata dai somali e dal Movimento di lotta per la casa, ma non si accetta l’illegalità e debbono intervenire le istituzioni.

La reazione del Comune, per bocca dell’Assessora alla casa  Sara Funaro: «Siamo d’accordo con quanto afferma padre Gianfranco Matarazzo, ovvero che la solidarietà non può essere fatta prescindendo dalla legalità e questo principio guida la nostra azione di governo sulle politiche abitative. Il Comune di Firenze non si è tirato indietro di fronte all’emergenza che ha avuto il Comune di Sesto e di fronte alla richiesta di auto del sindaco ai vari Comuni della cintura fiorentina Firenze ha fatto la propria proposta di accoglienza. Che però è stata rifiutata dagli occupanti.  Il nostro impegno sui percorsi di integrazione é massimo – spiega l”assessore – e tutti i cittadini in difficoltà che vivono nel rispetto delle regole hanno a disposizione percorsi di accoglienza e inclusione sociale».

Se le istituzioni speravano di aver risolto il problema a spese dei gesuiti si sono parzialmente sbagliate. Anche questa è una soluzione tampone e va trovata alla svelta un’alternativa praticabile, senza cedere alle inaccettabili pretese di migranti e Movimento di lotta per la casa.

accoglienza, Gesuiti, migranti, Spaventa


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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