Firenze: i somali si appellano a Papa Francesco. Nardella condanna i movimenti che li strumentalizzano
FIRENZE – Il Tg3 toscano delle 14,00 di oggi 18 gennaio ha trasmesso un servizio sulla situazione dei somali che hanno occupato abusivamente lo stabile in via Silvio Spaventa, di proprietà dei Padri gesuiti. Ha ospitato alcune dichiarazioni di esponenti del Movimento di lotta per la casa di Firenze e ha pubblicizzato l’appello che un migrante ha furbescamente lanciato a Papa Francesco, con la preghiera di assicurare che le Autorità non li sgomberino dall’edificio. In effetti non sembra questa l’intenzione dei gesuiti, che si sono solo preoccupati di evitare qualsiasi responsabilità presentando denuncia in Questura, ma senza chiedere l’evacuazione dello stabile. Che a questo punto potrebbe essere solo disposta dalla magistratura se agisse d’ufficio, avendo avuto notizia di reato dalla stampa, ma anche, presumiamo, da puntuali rapporti della Digos.
L’occupazione, o meglio i registi di tutta l’operazione, sono stati fortemente criticati (giustamente) dal Sindaco Dario Nardella, il quale ha dichiarato a tal proposito: «E’ in atto un attacco politico da parte di alcuni movimenti che usano queste comunità di stranieri: noi non accettiamo tentativi di condizionamento da parte di soggetti che come il Movimento di lotta per la casa usano i disgraziati per fare pressioni sulle istituzioni». E’ questa l’accusa lanciata dal sindaco nei confronti della sigla che ha coordinato l’azione dei migranti che occupavano l’immobile andato a fuoco a Sesto Fiorentino e si sono poi ricollocati autonomamente nel capoluogo dopo aver rifiutato le proposte di sistemazione offerte dalle istituzioni locali.