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Ferrovie Alta velocità: i comitati di pendolari denunciano Trenitalia per pubblicità ingannevole e abuso di posizione dominante

Un treno Frecciarossa
Un treno Frecciarossa

VENEZIA – Il comitato dei pendolari Alta Velocità, in particolare per le tratte Venezia-Bologna e Venezia-Milano, ha inoltrato una segnalazione all’Autorità Garante per il Mercato e la Concorrenza contro Trenitalia per pubblicità ingannevole e abuso di posizione dominante.

«Nella pubblicità di Trenitalia presente sia nelle stazioni, quanto nella cartacea a bordo dei treni e nei canali web -spiega in una nota il comitato- è proposto l’acquisto di biglietti e abbonamenti a treni ad Alta Velocità che non viaggiano su linee ad alta velocità traendo in inganno il consumatore. Secondo le recenti specifiche tecniche di interoperabilità emanate dalla Commissione europea è indicato che affinché una linea ferroviaria possa fregiarsi del termine Alta Velocità i treni debbano viaggiare a un minimo di 250 chilometri all’ora. Ma le Frecce -spiega ancora il comitato- viaggiano solo in alcuni tratti della linea italiana a queste velocità, mentre spesso viaggiano con medie
orarie uguali a quelle dei vecchi treni rapidi».

Gli esempi proposti nella segnalazione sono diversi. «Nella tratta Venezia S. Lucia – Brescia si viaggia a 114 km orari;
Venezia S . Lucia – Milano a 120 km orari; Venezia Mestre- Udine: 98 km orari; Venezia Mestre – Trieste: 90 km orari; Verona – Bologna: 114 km orari; Venezia – Bologna: 118 km orari. Nella tratta Napoli-Salerno, definita dalla stessa Trenitalia superveloce un Frecciarossa impiega 35 minuti per fare 54 km, in altre parole viaggia ad una velocità media di 92 km all’ora«.
«E’ plausibile -chiede il comitato- pagare un servizio di trasporto ferroviario Alta Velocità, biglietto o abbonamento che sia, quando il treno viaggia a una velocità media di 120 chilometri all’ora quando spesso non inferiore? Ovvero è possibile considerare e soprattutto proporre un servizio di trasporto denominandolo Alta Velocità senza che la linea lo sia? Non sarebbe forse più corretto nel rapporto con i clienti che Trenitalia vendesse gli abbonamenti e i biglietti, nelle tratte non ad alta velocità, promettendo solo un maggior comfort di viaggio e quindi ad un prezzo diverso e adeguato al servizio proposto che non è ‘Alta Velocità’?».

Si passa poi alla presunta posizione dominante. «Trenitalia -denuncia il comitato- successivamente al ritiro da parte di Ntv del servizio di trasporto in abbonamento, ha aumentato il costo degli abbonamenti. Grazie alla sua posizione dominante Trenitalia impone prezzi e abbonamenti non certo a condizioni favorevoli. Un abbonamento Av in Italia, ad esempio per la tratta Torino-Milano, costa 399 euro mensili per 2 viaggi al giorno con obbligo di prenotazione. In Germania con Bahncard 100 puoi viaggiare con le ferrovie tedesche dove vuoi, con tutte le tipologie di treni compresi molti treni ad Alta Velocità, quando vuoi, tutte le volte che vuoi, e senza obbligo di prenotazione: prezzo annuale 4.490 euro, ovvero 374 euro mensili. Nel prezzo è incluso: city ticket (più di 120 città gratis con i mezzi di trasporto pubblici); sconti vari per interrail e altre agevolazioni per la famiglia. In Europa -conclude il comitato- ci sono quindi cittadini di serie A e quelli di serie B? Trenitalia vuol far cassa e profitti a spese dei cittadini italiani abusando del fatto che non ha concorrenza?».

Alta Velocita, denuncia, pendolari, trenitalia

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