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Siria, gas chimico: strage con 58 morti (11 bambini). Accuse ad Assad, Mosca lo difende: colpito arsenale ribelli

NEW YORK – Sono almeno 58, tra cui 11 minori, i morti in un raid aereo avvenuto in Siria con il sospetto uso di gas, secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus). L’ong, citando fonti mediche, ha aggiunto che il bilancio potrebbe aggravarsi perché vi sono anche 160 feriti o intossicati, alcuni dei quali in gravi condizioni. L’attacco è avvenuto a Khan Sheikhun, nella provincia nord-occidentale di Idlib, in mano ad insorti e qaedisti dell’organizzazione Fatah al Sham (ex Fronte al Nusra). Successivamente un ospedale da campo dove venivano curate le vittime dell’attacco è stato colpito in un altro raid, secondo fonti degli attivisti. Il capo del servizio di difesa civile dell’opposizione a Khan Seikhun, citato dall’agenzia Ap, ha detto che la struttura è stata “presa di mira dopo l’attacco”. Il responsabile, Abu Hamdu, ha detto che l’ospedale da campo è stato distrutto e cinque ambulanze danneggiate.

Oggi, 5 aprile, riunione d”emergenza del Consiglio di sicurezza Onu sulla Siria, dopo che nella provincia di Idlib almeno 58 persone sono morte uccise dal gas dopo un raid aereo siriano. Damasco nega l’attacco chimico e Mosca conferma: è stato colpito un arsenale ribelle. Tutto frutto della debolezza di Obama, dice Trump. Ci sono grandi responsabilità di Russia e Iran, secondo Tillerson. Oggi in programma anche la Conferenza di Bruxelles sulla Siria,
con la Mogherini. E” un 22enne russo di origini kirghise e legato ai miliziani siriani l”attentatore di San Pietroburgo.

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