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Fiorentina, pareggio in rimonta con la Samp: 2-2. Ma sfortunata: due pali. Europa? Battere Empoli e Inter. Pagelle

Astori controlla Quagliarella

GENOVA – La Fiorentina, stavolta davvero sfortunata, avrebbe meritato di vincere. Ha colpito due pali (prima con Tello, poi con Kalinic). E’ vero che il due a due, alla fine di una partita francamente molto bella, complica le cose. Ma è altrettanto vero che, classifica alla mano, non chiude ancora la porta dell’Europa ai viola. Ovvio che d’ora in poi la Fiorentina dovrà vincere sempre: a cominciare dalla partita con l’Empoli e continuare, la settimana dopo, contro l’Inter. A Marassi, tutto sommato, si è vista una buiona squadra viola. Capace però di commettere due errori gravi: quello che ha consentito alla Samp di andare in vantaggio dopo appena cinque minuti con Bruno Fernandes e quello che ha permesso alla formazione di Giampaolo di raddoppiare, a metà ripresa, con Alvarez. In entrambe le situazioni ha peccato Sanchez: che, poveretto, non ha il passo del difensore. La prima volta si è perso Fernandes (nell’azione c’era fuorigioco di Shick) e nella seconda si è fatto passare sotto le gambe il tiro di Alvarez finito in rete. Ma perché Sousa si ostina a metterlo lì? Non sarebbe stato meglio davanti alla difesa, come centromediano metodista acchiappa palloni? L’allenatore si è incaponito anche nel far giocare Milic e Ilicic, poi sostituiti. E quando sono entrati Kalinic (a inizio ripresa) e Federico Chiesa, la squadra ha avuto un bel sussulto. Fino ad arrivare al pareggio e a sfiorare una vittoria che non sarebbe stata demeritata. Però un pareggio a Marassi, contro questa Sampdoria, ci può stare. L’importante è crederci ancora. E vincere le prossime due partite al Franchi.

Tello: ha colpito il palo (il primo, l’altro è stato di Kalinic) con il portiere Viviano fuori causa

SANCHEZ – Hanno fatto fare un giro pesca al pullman della Fiorentina: i viola erano in centro, ma per raggiungere Marassi è stato disegnato un itinerario a nord di Genova. Pazzesco. Motivo? Anche a Genova c’è la mezza maratona. E non manca la fiera di primavera. Morale? Arrivati allo stadio, la società ha chiesto di ritardare la partita per permettere una sgambatura meno affrettata. Il regolamento lo permette: il tempo d’attesa è 45’. Sousa, all’ultimo momento, manda in campo Bernardeschi. Ma non Kalinic: gioca Babacar. Kalinic in panchina. Con Chiesa. Chissà perchè viene preferito Tello. E chissà perché c’è anche Milic, che fa sempre tanta fatica. Giampaolo (che ha firmato con la Samp fino al 2020, quindi cancelliamolo dalle possibilità che venga a Firenze) ripropone la squadra vittoriosa a San Siro con l’Inter. E la Samp va in vantaggio suibito: al 5’ il povero Sanchez si perde Bruno Fernandes che scatta(fuorigioco?) e da fuori area lascia partire una saetta che finisce in rete. Ahi, ahi. Sì, forse era fuorigioco, probabilmente di Schick. Ma Sanchez non è un terzino, porca vacca! Ieri l’avevo detto: dovevano giocare Tomovic o Salcedo, spostando Sanchez davanti alla difesa. Ma Sousa si intestardisce sulle sue convinzioni. E il suo collega Giampaolo ne può approfittare. Morale? La Fiorentina subisce il primo gol dopo 4 partite (l’ultimo in casa contro il Torino, nerllo spettrale 2-2).

TATARUSANU – Con buona pace di Sousa, Bruno Fernandes è libero di muoversi a piacimento. Mentre un Sanchez in una posizione da antico centromediano metodista avrebbe garantito più protezione alla difesa. E ancora: la Fiorentina avrebbe spazio sulla fascia sinistra, ma Milic non è l’esterno ideale. Fa fatica, incespica, sbaglia gli appoggi. E non è incisivo (more solito…) nemmeno Tello. Sousa lo richiama a ripetizione. Ma sorge una domanda: perché non inserire subito Chiesa? Meno male che Bernadeschi sembra in giornata. Al 20’ una punizione di Berna (da lui conquistata dopo una gran giocata) sfiora il palo destro di Viviano. Al 22’ Samp ancora vicinissima al gol: Tatarusanu esce a valanga su Bruno Fernandes, solo, che poteva raddoppiare. Grande Tata! Però che difesa fragile… La Fiorentina prova a distendersi. Sanchez aiuta i centrocampisti ed è in quella posizione che dovrebbe giocare. Come terzino non solo risulta inefficace, ma risulta addirittura sprecato.

PALO – Il rischio? La capacità di ripartenza della Samp. La Fiorentina si scopre e i blucerchiati trovano autostrade libere. Gonzalo deve fare acrobazie per evitare il peggio. Nel finale di primo tempo Quagliarella prova a far gol quasi da metà campo. Poi è Babacar ad avere l’occasione: non sfruttata. Infine, a qualche secondo dal riposo, Sanchez avrebbe una straordinaria occasione su angolo di Bernardeschi: ma il suo colpo di testa è impreciso. Peccato davvero: poteva essere il gol del pareggio. Che ci poteva stare, anche sul piano dei meriti. La Fiorentina ha sbagliato, certo, ma forse è stata più intraprendente sul piano del gioco, nella capacità di spingere. I punti deboli? Al solito Milic e Tello. Inutile che Sousa si sgoli con lo spagnolo: perché non ha schierato Chiesa? In avvio di ripresa, l’allenatore toglie Ilicic (ininfluente) e manda in campo Kalinic. Proprio dai piedi del croato partono subito azioni incisive dei viola. La prima per Tello che mette in mezzo, dove Babacar che conclude in porta: ma trova Viviano pronto alla parata. Poi ancora Tello (10’) che entra benissimo in area,dribbla e tira: palo interno alla destra di Viviano. Clamoroso! Sarebbe stato un gran gol.

GONZALO – Insiste la Fiorentina. Kalinic è molto più efficace di Ilicic. E al 15’ ottiene il pareggio. Angolo di Borja Valero e grande stacco di testa di Gonzalo che la mette dentro. Pareggio. Meritatissimo. Rodriguez è il difensore miglior marcatore della Fiorentina, ma quest’anno non aveva mai segnato. Ora eccolo il suo gol. Preziosissimo. Ma non basta. Giampaolo, dopo un po’ di esitazioni, sostituisce Bruno Fernandes con Praet. Eppoi toglie anche Linetty per Alvarez. Ma i viola capiscono che potrebbero vincerla. Premono. Però, però … L’ingresso di Alvarez si rivela felice per Giampaolo .Proprio Alvarez scende a sinistra, Sanchez tergiversa, non sa se affrontarlo. Non ha il passo da terzino. Così Alvarez tira e fa passare il pallone sotto le gambe di Sanchez. E quel pallone finisce dentro. Ahi, ahi.

BABACAR – Sousa si accorge (guarda un po’) che Milic non funziona. Entra Chiesa. Ci vuole l’assalto finale per segnare non un gol, ma addirittura due. Al 32’ Fiorentina sfortunatissima: palo di Kalinic su cross molto preciso di Tello. Sousa sfrutta anche l’ultimo cambio: fuori Bernardeschi e in campo Saponara. C’è lo sforzo finale della Fiorentina, ammirevole. Arriva incredibilmente il pareggio. Grazie a Saponara che, a un minuto dal novantesimo, trova Babacar al limite dell’aerea. Khouma vede Viviano un po’ fuori porta e lo batte con un pallone spiovente. Due a due. Finale al cardiopalma con 4’ di recupero. Samp vicinissima al gol: gran parata di Tatarusanu su ma anche la Fiorentina ha la grandissimas occasione finale. Tira Babacar e para Vivian. Il portiere, tifosissimo dei viola, fa un gran dispetto alla squadra del cuore. Ma questo è il calcio. Addio speranze di Europa League con questo pareggio? Sono flebili, ma restano. Sarà però obbligatorio battere Empoli e Inter nelle prossime due partite.

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Babacar, Fiorentina, Gonzalo, sampdoria


Sandro Bennucci

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