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Firenze: in Santa Croce torna a zampillare la fontana (con i soldi di una famiglia indiana)

FIRENZE – L’Italia è il Paese dove si pagano le tasse più alte del mondo. E i conti, ora, sono assai peggiori di quelli dei tempi del governo Berlusconi: significa che Monti, la Fornero e lo stesso Renzi hanno peggiorato le cose. Al punto, si scopre, che i comuni sono in bolletta e a Firenze, solo per restaurare la fontana di piazza Santa Croce e per vederci zampillare di nuovo l’acqua, dobbiamo ringraziare la generosità di una famiglia indiana. La fontana era inattiva da molti anni. Il sindaco Nardella rilancia l’idea dell’Art Bonus, sponsorizzata anche dal ministro Franceschini. Ma spieghino, ministro e sindaco, che cosa ne fanno dei soldi spillati agli italiani in maniera così copiosa.

I lavori, dal costo di 57 mila euro, sono stati eseguiti, appunto, grazie alla donazione della famiglia indiana, protagonista di un sontuoso matrimonio che si svolse a Firenze nel novembre 2015. Tra le particolarità del restauro, i lavori all’impianto idraulico che hanno permesso di inserire anche una valvola di temporizzazione per il risparmio idrico. L’opera cinquecentesca, oltre a presentare fenomeni di degrado dovuti alla sua esposizione all’aperto, era spenta da molti anni anche a causa del suo impianto non ben calibrato che portava l’acqua a schizzare tutto intorno allo specchio della fontana. Per questo l’intervento di restauro è stato alquanto approfondito ed ha compreso anche il risanamento complessivo del sistema idraulico, operazione necessaria per risolvere il problema. Sempre nell’ottica del risparmio idrico è stata predisposta una valvola temporizzata che, opportunamente programmata, potrà consentire non solo il funzionamento diurno della fontana ma anche flessibilità per l’accensione e lo spegnimento del manufatto.

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