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Firenze, Tunnel Tav: le opposizioni denunciano, il Comune ha già rilasciato autorizzazioni ai lavori

FIRENZE – Novità in merito allo scavo del sottoattraversamento ferroviario sono state esposte alla stampa dalle opposizioni, che accusano il Comune di agire in modo quasi clandestino per agevolare il nuovo inizio dell’opera, sospesa da ormai due anni. «In silenzio da oltre un mese il Comune ha lavorato per concedere la deroga acustica per far partire a scavare la talpa che attraverserà in sotterranea la città passando dalla stazione Foster e scavando per oltre 7.5 chilometri con due gallerie. Ieri è arrivato l’atto del Comune che concede una deroga 24 ore su 24 fino al dicembre 2020 e che concede i limiti acustici variabili dai 54,1 decibel di notte fino ai 68,1 di giorno, a seconda dei ricettori». Lo dicono i consiglieri comunali di Sinistra italiana Tommaso Grassi e di Alternativa libera Miriam Amato.

«Nardella e la sua amministrazione getta la maschera – aggiungono – far scavare le Ferrovie con un progetto vecchio, pericoloso, dannoso sull’ambiente, inutile dal punto di vista degli effetti sui trasporti ed eccessivamente costoso. Non ci risultano esserci ancora le autorizzazioni del Ministero per portare le terre scavate a Cavriglia nel Valdarno, non si hanno le autorizzazioni ambientali sovracomunali e non si è ancora minimamente definito il progetto per la nuova stazione Foster trasformata in hub dei bus extraurbani e turistici, ma il Comune fa il primo della classe e per primo concede tutto quanto voluto da Ferrovie, dal general contractor di Nodavia e dalle ditte che bramano di iniziare i lavori». I due consiglieri annunciano che porteranno la vicenda in Consiglio comunale e chiederanno al Comune di sapere perché tutta questa fretta ad autorizzare ogni deroga a chi distruggerà la Città con una opera di cui non c’è proprio bisogno.

L’Amministrazione replica subito con una nota ufficiale, nella quale si afferma che: «in merito alla notizia sugli scavi legati all’Alta velocità, si  precisa che non si tratta di una deroga generica al rumore in città, bensì di una autorizzazione in deroga per i rumori causati dai lavori nel cantiere di Campo di Marte, rumori che non sono connessi direttamente con lo scavo della fresa ma con le lavorazioni a terra, per esempio lo stoccaggio e il carico delle terre sui vagoni ferroviari. La deroga, che prevede tra l’altro prescrizioni per barriere acustiche fino a 15 metri, non riguarda quindi il rumore della talpa che lavorerà a 25, 30 metri di profondità e non avrà bisogno di deroghe acustiche. L’amministrazione comunale non può negare una autorizzazione qualora la richiesta sia stata correttamente predisposta ed abbia precedentemente ottenuto i pareri favorevoli di Arpat e Asl».

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