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Molise: protesta dei parroci contro la legge sul biotestamento. Suonano le campane a morto

MOLISE – L’Aula della Camera ha approvato, con 326 voti a favore, 37 contrari e 4 astenuti, la legge sul biotestamento. Il testo ora passerà al Senato per l’approvazione definitiva. Rifiutare le terapie, comprese l’idratazione e la nutrizione artificiale, una volta approvata definitivamente la legge, diventano un diritto, vietato l’accanimento terapeutico, ma ok all’obiezione di coscienza per i medici che non vogliono staccare la spina.

I parroci di Carovilli (Isernia), Castropignano (Campobasso), Duronia (Campobasso), Pietrabbondante (Isernia), Salcito (Campobasso) nel giorno dell’approvazione delle Disposizioni anticipate di trattamento (Dat) – nell’ambito della legge sul biotestamento – hanno suonato le campane a morto, facendo anche affiggere a Pietrabbondante un necrologio. A renderlo noto è il parroco di Carovilli, Don Mario Fangio.

“Con ciò – si legge in una nota – hanno voluto richiamare l’attenzione delle loro comunità il funesto evento legislativo, che creerà una grande mole di problemi, e minerà alla base la certezza della indisponibilità della vita umana. Invitano anche tutti ad una seria riflessione a emendare sostanzialmente al senato la norma, e bocciarla addirittura come inutile, potendo fare riferimento già alle normative sull’accanimento terapeutico e cure palliative”. Il manifesto di necrologio recita: ‘Le campane suonano a morto perché la Vita è vittima della morte dall’aborto all’eutanasia delle D.a.t. Con queste l’Italia ha scelto di ‘far morire’, non di far vivere. Prosit”.

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