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Bernardeschi salva la Fiorentina: fa 2-2 al 94′ col Sassuolo. Arbitro devastante: inventa un rigore ed espelle Gonzalo. Pagelle

Il Gol Di Berna A Sassuolo
Il gol di Bernardeschi, al 94′, che dà il pareggio alla Fiorentina a Reggio Emilia con il Sassuolo. 2-2

REGGIO EMILIA – Tocca a Federico Bernardeschi, con una magià al 94’, salvare l’onore della Fiorentina. E a l’arbitro Gavillucci non si fosse inventato siglare un due a due probabilmente ingiusto. Alla fine di una partita che la Fiorentina avrebbe vinto se Kalinic non si fosse fatto parare un rigore e se l’arbitro Gavillucci non avesse commesso due errori madornali: prima annullando a Bernardeschi il gol del raddoppio, e, poco dopo, concedendo un rigore per al Sassuolo, con conseguente espulsione di Gonzalo Rodriguez. Che era già ammonito, ma che aveva nettamente colpito il pallone e non l’avversario. Rigore ed espulsione ingiusti er pesantissimi contro la Fiorentina. Decisioni sbagliate e penalizzanti, quella dell’arbitro. Riguardo a Gonzalo, la scelta di Gavillucci mi ricorda quella di ieri sera, nel derby Juve-Toro: anche Acquah aveva preso il pallone. Eppure è stato espulso. Errori umani? Che venga la Var, la moviola in campo, ma che si abbia il coraggio di punire gli arbitri che sbagliano in modo così clamoroso e penalizzante per le squadre che subiscono i loro errori. Che chiamerei orrori. Detto questo, non che la Fiorentina mi sia piaciuta. Soprattutto, ancora una volta, mi hanno lasciato di stucco le scelte di Paulo Sousa: che prima aveva lasciato fuori Bernardeschi, entrato in campo solo dopo un quarto d’ora al posto di Badelj, infortunato, eppoi ha tolto Chiesa, con la scusa che era già stato ammonito. Chiesa era stato, insieme all’inseirto Brnardeschi, il punto di forza della Fiorentina, capace di portare i viola in vantaggio nel primo tempo. Tello, il suo sostituto, al solito ha combinato poco o nulla. Eppure rischia di essere riscattato dal Barcellona, e quindi confermato in viola. In difesa, anche prima dell’uscita di Gonzalo, varchi enormi aperti dagli svarioni di Tomovic e del povero Sanchez, fuori ruolo e sempre più confuso. A metà campo, utile Vecino (magari non felicissimo nelle conclusioni) ed eroico Borja Valero. Kalinic? Oltre ad aver sbagliato il rigore è stato grigio, involuto, per nulla incisivo. Babacar, mandato in campo quasi alla fine, ha cercato di entrare in partita, ma con poco costrutto. E ora? Mi auguro di vedere una Fiorentina migliore nelle ultime tre partita, a cominciare da sabato, alle 18, con la Lazio. Una Fiorentina migliore, almeno in grado di onorare la maglia.

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Bernardeschi abbraccia Chiesa dopo il primo gol della Fiorentina

BADELJ – A prima vista, gli unici a crederci davvero, sia nella vittoria che nella ormai fantasiosa qualificazione per l’Europa, sono i tifosi viola. Quasi un migliaio, ma assai più rumorosi dei sostenitori del Sassuolo. Piove. Paulo Sousa, chissà perchè, lascia fuori Bernardeschi e Saponara. Fa giocare un Cristoforo capace i combinare subito disastri. Infatti è il Sassuolo ad avere subito due occasioni da gol. La prima al 3’: angolo di Berardi, corto per Sensi, che lascia a Duncan. Tiro da fuori area e gran parata di Tatarusanu che devia in angolo. La seconda al 7’: Berardi arriva davanti a Tata che, ancora una volta, riesce a salvare alla disperata. Poi s’infortuna Badelj. Problema all’adduttore sinistro. Sousa non può fare altro, forse suo malgrado, che mandare in campo Bernardeschi e spostare Borja sulla linea dei centrocampisti, dove avrebbe sempre dovuto giocare. Motivo? Non ha il passo, né il tiro a rete del trequartista. Buono il rientro di Gonzalo che dà molta più copertura alla difesa, insidiata da Berardi, dal giovane Ragusa e da Matri, protagonista, qualche stagione fa, di un non felice mezzo campionato in viola.

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Iemmello esulta dopo il suo gol, il secondo del Sassuolo

KALINIC – Il Sassuolo (23’) reclama un rigore per un contatto di Gonzalo su Matri, assolutamente fortuito, senza dolo da parte del difensore viola. A metà campo, il Sassuolo si mostra assai più vivace. Duncan fa dannare sia Vecino che Borja. Fortuna per i viola vuole che Chiesa sappia farsi pericolo: al 27’ deve andare a bloccarlo addirittura Berardi, che lo prende per la maglia e si becca una meritata ammonizione. Ma poco dopo (29’) BVerardi serve Duncan che ha un bel pallone centrale: si inarca e trra. Tata si oppone ancora da campione. Prima occasione viola al 30’: Kalinic dentro l’area piccola colpisce deciso, ma Cannavaro salva praticamente sulla linea di porta. Consigli era fuori causa. Ma il portiere del Sassuolo diventa grandissimo protagonista poco dopo. Bernardeschi viene atterrato in area da Adjapong. Rigore netto. Non va sul dischetto Bernardeschi, colpevole del madornale errore contro l’Inter. E’ il 32: batte Kalinic. Molto male. Pallone alla destra di Consigli che intercetta e respinge. Kalinic riagguanta il pallone e tira dalla stessa parte. Il portiere intercetta ancora.

CHIESA – Proteste del Sassuolo (33’) per un intervento di Sanchez che frana su Berardi. Rigore? Forse sì. Gavillucci nega. Ma la Fiorentina riparte: poerfetto assist di Borja per Chiesa, che scappa a sinistra, e infila Consigli con rasoterra alla sinistra. E’ il 37’. Viola inaspettatamente in vantaggio. Il merito è tutto di questo ragazzo, Federico Chiesa, che Sousa, chissà perché, in alcune recenti partite (per esempio a Palermo) ha lasciato pervicacemente in panchina a inizio partita. Il Sassuolo reagisce e, poco dopo, colpisce il palo con Matri: ma era fuorigioco. Fiorentina di nuovo pericolosa (43’), indovinate con chi? Sempre lui: Chiesa. Però vorrei sapere se Sousa se n’è accorto. Così come sarei curioso di conoscere il suo pensiero sulla crescita evidente della Fiorentina dopo l’ingresso in campo di Bernardeschi. Cristoforo continua a stonare, ma Berna fa dannare gli incontristi neroverdi e contribuisce alla crescita dei viola.

TELLO – In avvio di ripresa, Di Francesco toglie Ragusa e manda in campo Politano, giocatore che, si dice da alcune settimane, potrebbe piacere alla Fiorentina. Sassuolo alla carica. La Fiorentina si chiude a riccio. Borja è utile in fase d’interdizione. Ci sarebbe una trattenuta di Tomovic su Matri in area. Il Sassuolo invoca di nuovo il rigore. Gavillucci scuote la testa ancora. Quindi, sul prosieguo dell’azione, altro miracolo di Tatarusanu (6’) che di piede riesce a respingere una conclusione ravvicinata di Sensi. Viola in affanno. Politano è incisivo sulla sinistra. Sanchez buca ripetutamente, aprendo varchi impensabili nei quali, tuttavia, Matri non riesce a infilarsi con efficacia. Quindi il capolavoro di Sousa: fuori Chiesa, fin qui il migliore della Fiorentina. Spiegazione? Era ammonito e l’allenatore temeva che si potesse far espellere. Ma dai! In campo Tello. Fiorentina costretta a difendersi facendo un’ideale barriera davanti all’area.

GAVLLUCCI – Ma i viola partono bene in contropiede. Tello per Bernardeschi (34’) che di testa segna. Gol annullato per fuorigioco. Rivista sul monitor, l’azione risulta invece corretta. Rete buona, annullata ingiustamente. Un attimo dopo segna Berardi. Altro fuorigioco. Ma stavolta nettissimo. Non basta. C’è fuorigioco anche poco dopo, quando Berardi scatta in area. Gonzalo lo anticipa, andando nettamente sul pallone. Gavillucci vede il rigore, non parla con il collaboratore di porta e completa l’opera con la seconda ammonizione e quindi l’espulsione di Gonzalo. Patatrac! Batte Politano che inganna Tata e pareggia. Ora è durissima. E sarà dura anche sabato con la Lazio: Gonzalo non potrà esserci perché squalificato. Sousa manda in campo Babacar e toglie Cristoforo.

BERNARDESCHI – Fiorentina fortemente sbilanciata. Nel Sassuolo escono Matri e Aquilani. Entrano Iemmello e Ricci. Neroverdi ancora più votati all’offensiva. Iemmello (36’) si trova solo a centro area ma calcia debolmente e Tata para restando praticamente fermo. Gli ultimi minuti di gara sono febbrili. La Fiorentina cerca di spingere per vincere anche contro l’ingiustizia arbitrale. Ma a 5’ dalla fine, su calcio d’angolo di Politano, Iemmello si trova il pallone sulla testa, in area, nessuno lo controlla, e lui e lo mette dentro. Addio Fiorentina? Sembra di sì. I tifosi viola gridano: Meritiamo di più. Il coro è per Andrea Della Valle, che forse non vuol sentire. Scivolano via i 4’ di recupero. Ma proprio all’ultimo tuffo, Vecino ha un’intuizione geniale: arriva a tre quarti e vede Bernardeschi che sale sulla destra. Lo serve. E luk, Berna, rapido, indovina un diagonale che va alle spalle di Consigli. E’ due a due. Probabilmente inutile (nonostante la sconfitta dell’Inter a Marassi con il Genoa) ma almeno utile per dare un senso alle prossime tre partite. Non credo più nell’Europa, però mi auguro che la Fiorentina onori la maglia. Fino in fondo.

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Bennucci

Sandro Bennucci

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