Skip to main content

Statali: varata la riforma, via ai licenziamenti, alla visite fiscali Inps, alle pagelle

ROMA – Statali, si cambia, il Consiglio dei Ministri dà il via libera definitivo dal CdM alla riforma degli statali targata Madia. Tra le novità, che viaggiano su due decreti, le assunzioni ‘extra’ per i precari, un codice dei licenziamenti, la creazione del polo unico Inps per le visite fiscali e il riordino della valutazione. Gli effetti di una ‘pagella negativa’ saranno determinati su un doppio binario: il lato economico spetta al contratto, quello disciplinare (che dopo 3anni può portare al licenziamento) all’amministrazione, in base al piano delle performance. Dal primo settembre ci sarà un polo unico per le visite fiscali, con le competenze sui controlli che passeranno dalle Asl all’Inps, omologando il settore pubblico a quello provato, ha spiegato la ministra della P.A, Marianna Madia, al termine del Cdm, parlando dei controlli sulle assenze per malattia. Sull’approvazione dei due decreti «era tutto ampiamente anticipato» dice il ministro Marianna Madia in conferenza stampa. «L’iter è continuato nel modo che doveva avere» ha aggiunto.

Ecco in dettaglio le principali novità. Innanzitutto cambiano le regole per assunzioni e licenziamenti negli uffici pubblici.

Si passerà da un’impostazione rigida delle assunzioni a un modello che guarda alle esigenze concrete. Viene tracciata una roadmap per assorbire coloro che entro il 2018 abbiano maturato tre anni di servizio. Quanto al procedimento per il licenziamento, non potrà essere annullato per cavilli purché ad esempio, e questo dovrebbe essere una novità dell’ultima ora, lo sforamento dei tempi raddoppi la durata dell’azione (portandola a 180 giorni). Per gli statali resta salvo l’art.18 con un tetto di 24 mensilità per il risarcimento.

PAGELLE – Ci saranno le pagelle per i pubblici dipendenti e il giudizio dei cittadini conterà ai fini del voto. Le pagelle non saranno più vincolate alle gabbie della legge Brunetta ma i contratti dovranno garantire una differenziazione: niente premi a pioggia.

SALARI – L’ultima stesura del provvedimento dovrebbe rendere più morbida la ripartizione del salario accessorio e prevedere che il 50% vada a remunerare la produttività solo se ci sono abbastanza fondi, visto che con l’accessorio c’è da fare fronte anche alle identità di turno (si pensi agli ospedali). Per salvare i premi, porrebbe spuntare anche un ulteriore alleggerimento dei piani di rientro negli enti in rosso. Saranno messi tetti ai fondi per premi laddove risultino tassi di assenteismo anomalo, concentrato a ridosso del fine settimana o in date da bollino rosso.

VISITE FISCALI – Il ministro Madia ha tenuto a sottolineare che «con l’ok dei decreti attuativi della riforma Pa abbiamo approvato il polo unico delle visite fiscali, che ora saranno gestite dall’Inps che già le gestiva per i privati».

GIOVANI – E ha inoltre aggiunto che «superiamo il precariato e il cattivo reclutamento ereditato. Ora abbiamo bisogno di riaprire le assunzioni nel pubblico impiego, fare entrare i giovani ma non di qualunque professionalità ma quelle che servono per il servizio al cittadino».

SINDACATI – Il sindacato Uil commenta: «Ultimato questo percorso legislativo, attendiamo l’atto di indirizzo per l’immediata apertura della fase contrattuale, per porre così fine alla lunga attesa dei pubblici dipendenti per il rinnovo, con l’auspicio che questo riconosca la specificità ai singoli settori. In particolare, per il comparto istruzione, non trovando applicazione la legge 150, per le sue specificità, si dovrà rinviare al Miur l’integrazione dell’atto di indirizzo specifico per il rinnovo del Ccnl di categoria – spiegano i rappresentanti della Uil – noi comunque continueremo la nostra battaglia per ridare il giusto valore alla contrattazione, che ha sempre prodotto risultati positivi quando si è potuta esplicare in tutta la sua dimensione».


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741