
Politica, sinistra: nasce «Insieme» il movimento di Pisapia e Bersani
ROMA – Una nuova casa comune del centrosinistra che si batte per i diritti e la dignità del lavoro, a fianco dei più poveri, contro l’abolizione dell’art.18. Che difende la sanità per tutti, il diritto ad avere una casa, un’istruzione e un fisco più equo, che faccia pagare di più chi ha di più. Ma anche lo Ius soli. Che ammonisce il Pd: da soli non si va da nessuna parte, anzi si apre la strada alla destra. E avverte: la politica non è dei like, non è l’io ma il noi.
Giuliano Pisapia vince la sua scommessa che sta alla base di «Insieme, nessuno escluso», cioè unificare attorno al palco di Piazza Santi Apostoli le varie anime politiche e sociali a sinistra del Pd e quelle moderate, come il Cd di Tabacci. E torna a chiedere una netta discontinuità con il programma portato avanti da Matteo Renzi. Nel suo intervento, ricco di proposte concrete, pacato, – senza mai nominare direttamente il segretario Pd – l’ex Sindaco di Milano, rilancia la rappresentanza sindacale, definisce un errore aver cancellato per tutti l’Imu per la prima casa, come l’abolizione dell’Art.18.
Parla a una piazza compatta ma non aggressiva, composta per lo più da sostenitori di Art.1, che tributa applausi alle tante personalità presenti, come la Presidente della Camera, Laura Boldrini, e Massimo D”Alema, come per l’assente Romano Prodi, oggi alla commemorazione di Kohl, a Strasburgo. Nessun cenno polemico, nessun fischio, rivolto alla kermesse di Milano, tantomeno agli esponenti della minoranza Pd, mescolati tra la folla. «Mi dicono tutti di lasciare il Pd, ma mi stringono la mano..», commenta sorridente Gianni Cuperlo. «Questa piazza – aggiunge Andrea Orlando – non è alternativa al Pd, perchè il Pd è nato per unire».
Pierluigi Bersani attacca il rottamatore, chiedendo di farla finita con i gigli magici, le camarille. Basta con l’arroganza, non se ne può più, volare bassi per favore, è il passaggio più applaudito, quasi liberatorio, dell’ex segretario. Assicura generosità, che non è solo non mettere avanti i tuoi progetti personali al progetto collettivo, ma anche saper rinunciare a qualcosa delle tue convinzioni e idiosincrasie. “a ce la metteremo tutta perché il Paese ne ha un bisogno disperato. C’è poco tempo, non stiamo lì – conclude acclamato dalla folla – a pettinate le bambole per favore, diamoci da fare.
UNITA’ – Ma quando ce la riprendiamo?. Così tanti militanti di Piazza SS. Apostoli, in particolare quelli con le bandiere di Mdp, hanno accolto i lavoratori e i giornalisti dell”Unità anche loro convenuti alla manifestazione Insieme, nessuno escluso. Tutti loro portano cartelli, come delle riproduzioni di prime pagine del giornale che manca in edicola ormai da molto tempo, con titoli si questo tipo: Non si calpesta così una storia, Senza stipendio e senza cassa integrazione, e intanto Renzi lancia un nuovo giornale, Rottamati dal Pd. Tutte queste prime pagine hanno due foto in testa, una a fianco dell’altra, la prima di Antonio Gramsci, la seconda di Matteo Renzi, e sotto la scritta, rispettivamente, l’inizio, la fine.
