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Vobarno (Bs): bomba molotov contro albergo destinato a ospitare migranti

 

VOBARNO (Bs) – Dovunque l’esasperazione della popolazione provoca gesti, anche estremi, per impedire l’afflusso indiscriminati di migranti, pretesi profughi, che invadono le nostre città e anche i piccoli paesi, finora tranquilli. Due molotov sono state lanciate all’interno di un albergo destinato ad ospitare profughi. È accaduto la notte scorsa a Vobarno, in provincia di Brescia all’interno dell’albergo Eureka , attualmente chiuso al pubblico. Importanti i danni alla struttura che sarebbe stata individuata per dare ospitalità a 35 richiedenti asilo. Sulla vicenda indagano i carabinieri. Il gesto potrebbe essere un’intimidazione nei confronti del proprietario dell’albergo. Evidentemente la gente non sopporta più quest’invasione indiscriminata e incontrollabile.

Il sindaco di Vobarno Giuseppe Lancini ha spiegato che l’hotel avrebbe dovuto ospitare 35 richiedenti asilo: «Ho riunito la popolazione della frazione di Carpeneda, circa 400 persone, per comunicarlo e la gente ha bocciato la proposta. Pensavo che poi la sommossa fosse rientrata e invece 24 ore dopo sono state lanciate le molotov». Nel paese al momento sono presenti 23 richiedenti asilo, continua il sindaco, «che sono arrivati tramite le cooperative di Angelo Scaroni», l’imprenditore bresciano indagato dalla Procura di Brescia per truffa allo Stato nella gestione dei richiedenti asilo. «Aveva messo quei 23 profughi in un unico stabile con un solo bagno. Come possono succedere cose così?», si chiede il primo cittadino di Vobarno. Ma noi ci chiediamo anche, si possono concentrare 50 profughi in un paese di 400 abitanti? Non ci si deve meravigliare se poi la gente reagisce.

 

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