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Inchiesta Consip: il ministro Lotti interrogato dai magistrati

ROMA – Un confronto durato circa un’ora durante il quale il ministro dello Sport, Luca Lotti, ha ribadito la sua estraneità alla vicenda Consip e alla fuga di notizie sull’indagine. In una saletta nella sede del Nucleo investigativo di via In Selci, Lotti, indagato per rivelazione del segreto d’ufficio, ha risposto alle domande del procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone, dell’aggiunto Paolo Ielo e del sostituto Mario Palazzi.

«E’ stato un sereno interrogatorio – commentano gli avvocati Franco Coppi e Ester Molinaro -. Il ministro ha risposto puntualmente a tutte le domande che gli sono state rivolte e ha ribadito con fermezza la sua estraneità ai fatti contestati».

Un atto istruttorio relativamente breve, che è arrivato ad otto mesi di distanza dal primo contatto che Lotti ha avuto con i magistrati di piazzale Clodio. Il 27 dicembre, il ministro fece alcune dichiarazioni spontanee dopo che il 21 dicembre i magistrati di Napoli, prima di trasmettere il fascicolo di indagine a Roma, avevano proceduto con la formale iscrizione nel registro degli indagati.

 

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