Migranti: la ricetta di Rossi, accogliamoli tutti e affidiamo il compito ai comuni

FIRENZE – Dopo aver proposto una tassa patrimoniale sui ricchi per aiutare i migranti a casa loro, il Governatore Enrico Rossi, loquace come non mai, dice la sua anche sulla situazione attuale del paese, negando l’evidenza, cioè l’invasione delle nostre coste. «In Toscana stiamo ospitando 13.600 migranti su una popolazione di 3 milioni e 700.000 persone. Con quale coraggio possiamo definirla un’invasione? Bisogna non suscitare in un Paese disponibile all’accoglienza sentimenti di avversione o, peggio, xenofobi. Si tratta di un problema e come tale va gestito e governato. Se si continuerà a parlare di invasione – ha aggiunto – i 40 Comuni toscani che dicono di no all’accoglienza , e che sono pochi su una stragrande maggioranza che accoglie, aumenteranno, diventeranno 60, poi anche 120. Bisogna invece gestire questa situazione che, se ben guidata, può anche diventare opportunità di crescita per i nostri territori».
Rossi ha messo in evidenza il valore del modello toscano di accoglienza diffusa sperimentato negli ultimi 5 anni e indicato anche quello che, a suo avviso, dovrà essere il prossimo obiettivo: «Nel 2012 (rectius 2011, allora ero io prefetto di Firenze) ci opponenmmo alla realizzazione di un grande Centro a Coltano (Pisa), e promuovemmo quel modello di accoglienza diffusa e distribuita in tutto il territorio coinvolgendo i comuni e il grande tessuto di volontariato presente in Toscana. Quel modello è sempre in auge. Ora il passaggio nuovo, a mio avviso, è quello di responsabilizzare e coinvolgere ancora di più i comuni nella gestione dell’accoglienza e dei successivi progetti di integrazione. La mia proposta è che non si facciano più passare gli appalti per l’accoglienza dalle prefetture (appalti che poi vanno normalmente a soggetti privati e cooperative), ma che quelle risorse entrino nei bilanci dei comuni, sulla base di precisi indirizzi e vincoli e magari con una programmazione di livello regionale».
Ci dovrà spiegare però, il magnanimo Governatore, con quali fondi, dove e con l’assistenza di chi dovremo far fronte alle centinaia di migliaia di migranti (finti profughi) che si preparano a partire dall’Africa verso le nostre coste e come si potrà fronteggiare la prevedibile rivolta sociale, che già serpeggia in molter zone del paese. E non ci venga a raccontare la fola che a tutto penseranno Regioni e comuni, abbiamo già visto i risultati di molti interventi (o meglio non interventi) di queste istituzioni in molte altre zone del paese.
