Chioggia: il vescovo sulla spiaggia fascista, sono quattro cartelli goliardici
VENEZIA – Il vescovo di Chioggia, mons. Adriano Tessarollo, critica il clamore suscitato dalla cosiddetta spiaggia fascista, il cui bagnino-gestore, Gianni Scarpa, è indagato per apologia di fascismo, per colpa di quattro cartelli goliardici. E, senza citarla, ovviamente i suoi strali sono puntati contro la Presidenta Laura Boldrini, fautrice di una campagna contro simboli del ventennio e gruppi nostalgici, anche se poi ha cercato di negare e di fare marcia indietro.
Per il vescovo, riporta La Nuova Venezia, «invocare la necessità di una nuova legge a partire da quattro cartelli goliardici di nessun rilievo politico e, a quanto mi è dato a sapere, neppure rivoluzionario, seppur nostalgico di un certo ordine pubblico che non c’è, mi pare allarmistico. L’eco della vicenda mi ha fatto andare col pensiero – rileva monsignor Tessarollo – alle gride di manzoniana memoria, l’impotenza cioè dell’apparato giudiziario a fronte di una proliferazione di leggi e leggine pressoché inefficaci, talmente numerose che mancano di concreta applicazione». Finalmente un prelato che non si adegua al conformismo imperante e dice come stanno realmente le cose, smascherando il furore ideologico di qualche politica.
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