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Gara ippodromo Mulina, Firenze: turbativa d’asta, pm Von Borries chiede 3 rinvii a giudizio

Firenze, l’Ippodromo delle Mulina, alle Cascine

FIRENZE – L’accusa è  turbativa d”asta in concorso. Si tratta di uno dei reati per i quali il pm Christine von Borries ha chiesto il rinvio a giudizio di tre persone nell’ambito dell’inchiesta sulla gara d’appalto per la valorizzazione dell’ippodromo Le Mulina di Firenze. Si tratta di Oliviero Fani, 58 anni residente a Scandicci, Guo Sheng Zheng, 34 anni, originario della Cina ma residente a Campi Bisenzio, e Massimo Cortini, 53 anni, fiorentino.

I primi due erano gli amministratori della Pegaso, la società a cui il Comune di aveva assegnato la gara dopo il ritiro del secondo raggruppamento temporaneo d’imprese, Rti Park Lives, guidato da Cortini. Un bando alquanto travagliato: il Comune dovette ritirarlo una prima volta, nel dicembre 2012, dopo un ricorso al Tar di Rti, annullando la gara che successivamente venne assegnata a Pegaso. Nell’inchiesta, che nel dicembre scorso portò a una serie di perquisizioni anche in Palazzo Vecchio, erano stati indagati anche Simone Tani, dirigente del Comune (nei primi anni
2000 anche assessore in Palazzo Vecchio poi approdato al Cipe), uno dei membri della commissione che aveva assegnato la gara, e Luisa Chiavai, socia di Cortini. Per Tani e Chiavai, al momento, non c’è richiesta di rinvio a giudizio nè di archiviazione.

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