Migranti: l’Unhcr, agenzia Onu, propone di creare campi profughi in Africa per esaminare domande d’asilo
BRUXELLES – Finalmente un suggerimento giusto e equilibrato ci viene dall’UNHCR, l’Agenzia dell’Onu per i rifugiati, l’Ente che ci ha appioppato la Presidenta Laura Boldrini. La Stampa di Torino ci informa che esisterebbe un maxi-piano Ue di reinsediamenti per valutare le richieste d’asilo direttamente in Africa e portare in Europa chi ne ha diritto attraverso i corridoi umanitari. Ci sta lavorando la Commissione con il sostegno operativo dell’Unhcr, che è pronto a gestire uno schema «da 40.000 posti l’anno».
Filippo Grandi, Alto Commissario Onu per i Rifugiati, ne ha parlato ieri a Bruxelles durante un pranzo con i ministri degli Esteri e Federica Mogherini. Una strategia che aiuterebbe a frenare le attraversate in mare, anche se non risolverebbe l’intero problema. Secondo le stime dell’Unhcr, i rifugiati che arrivano attraverso il Mediterraneo centrale sono «il 30-40% del totale. Per questo gli Stati europei – spiega Grandi – dovrebbero anche stabilire quote organizzate per l’immigrazione regolare». L’Unhcr sarebbe in grado di affrontare un piano da 40 mila trasferimenti l’anno in Europa. Bisogna spingere i richiedenti asilo che fuggono dai loro Paesi a rivolgersi a quell’Ente che costituirebbe un’alternativa reale ai trafficanti.
E aggiunge: «allestire punti in cui vagliare in Libia le domande d’asilo è un altro degli obiettivi del piano Unhcr, ma la situazione è molto complicata dal punto di vista della sicurezza. In Libia bisogna uscire dalla logica dei centri di detenzione e stabilire dei centri di accoglienza in cui aiutare queste persone a trovare delle soluzioni. Bisogna trovare il coraggio di incrementare i canali d’immigrazione regolare, i Paesi europei dovrebbero stabilire quote organizzate per le migrazioni regolari. Bisogna capire che la gente emigra comunque. E se non ci sono vie legali, continuerà a farlo nell’illegalità. Anzi, se l’unica via legale che offriamo è quella del diritto d’asilo, chiunque cercherà di infilarsi lì. Con il rischio di logorare il sistema».
Sembrerebbe una ricetta semplice ed efficace, ma la neghittosa e imbelle Europa, incapace finora di governare il fenomeno delle migrazioni, non sembra in grado non dico di realizzarlo, ma nemmeno di affrontarlo.