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Firenze: nel cortile di Palazzo Pitti Daniel Cohen dirige l’Orchestra del Maggio

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Il direttore d’orchestra Daniel Cohen

FIRENZE – L’ultima settimana della stagione estiva del Maggio Musicale Fiorentino nel cortile dell’Ammannati a Palazzo Pitti si apre lunedì 24 luglio alle 21.15 con un concerto diretto da Daniel Cohen.

Il programma del penultimo concerto in cartellone è improntato alla letizia: risuoneranno le note del Concerto n. 4 in mi bemolle maggiore per corno e orchestra K. 495 di Wolfgang Amadeus Mozart (solista Gianfranco Dini, corno dell’ Orchestra del Maggio) e della Sinfonia n. 2 in re maggiore per orchestra, op. 73 di Johannes Brahms.

Mozart scrisse quattro concerti (i K.412, 417, 447, 495) per corno per l’amico Ignaz Leutgeb, un personaggio singolare, commerciante a Vienna di latticini e salumi e appassionato e virtuoso cornista dell’orchestra di Corte di Salisburgo, oggetto di scherzi continui da parte del compositore che uno dei luoghi comuni più diffuso (sebbene ampiamente confutato) descrive come una sorta di eterno fanciullo, dedito a scherzi grossolani, scurrile e sempre a caccia di avventure amorose. Gli spartiti originali del concerto K. 495 furono stilati da Mozart con tratti di inchiostro multicolore per confondere l’amico; altre pagine composte per lui recavano improperi in italiano. Il concerto K. 495 venne ultimato due mesi dopo la composizione delle «Nozze di Figaro», e la celebre ouverture riecheggia a tratti nell’Allegro moderato iniziale, mentre il primo tema presenta decise somiglianze con la cantata «Die Maurerfreude» K. 471 composta poco prima. Benché scritti in una atmosfera così scherzosa, i quattro concerti per corno rappresentano altrettanti vertici per la letteratura musicale per questo strumento.

Nel concerto K. 495, fin dal primo movimento prevale l’elegante e rotondo melodizzare del corno chiamato anche a passaggi virtuosistici nelle frequenti cadenze. L’andante centrale si segnala per la tenerezza lirica che lo permea, mentre il gioioso rondò finale mette in evidenza la brillantezza e la trasparenza tutta viennese del suono con squilli del solista che rimandano alla originaria natura del corno come strumento da caccia.

Nel concerto del 24 luglio l’interpreta Gianfranco Dini, primo corno dell’Orchestra del Maggio e della Mahler Chamber Orchestra e fondatore del Quartetto italiano di Corni con all’attivo importanti collaborazioni con le maggiori orchestre italiane e con gruppi di livello internazionale.

Sul podio dell’Orchestra del Maggio torna Daniel Cohen, già applaudito e apprezzato dal pubblico fiorentino e direttore dalla brillante carriera sia in ambito sinfonico che lirico. Da due anni è Kappellmeister alla Deutsche Oper di Berlino.

Nella seconda parte del concerto Cohen è interprete di una delle più amate sinfonie brahmsiane, la Seconda in re maggiore op.73, la più serena dell’intero ciclo è caratterizzata da temi gioiosi e calmi, ispirati da una gita nelle alpi austriache. Paragonata spesso alla sinfonia Pastorale di Ludwig van Beethoven, quest’opera di Brahms fu presentata in una lettera al suo editore come una sinfonia malinconica, ma ascoltandola si ha il dubbio che la lettera fosse scherzosa: tranne qualche accenno malinconico nel secondo movimento, tutta la sinfonia è pervasa da un clima gioioso e allegro, a tratti contemplativo.

I concerti e le opere del Maggio a Palazzo Pitti sono realizzati in collaborazione con Gallerie degli Uffizi.

PREZZI: I Settore 40 € – II Settore 30 € – III Settore 20 € – IV Settore 10 €

Acquistabili anche online senza diritti di prevendita

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