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Firenze: altro convoglio AV bloccato in galleria fra Firenze e Bologna

Uno dei treni Italo della società Ntv

FIRENZE – Sarebbe ora che qualcuno (mi riferisco al ministro dei trasporti e al loquace presidente Rossi, stranamente silente in queste occasioni, forse perché interessano i treni dei «ricchi») intervenisse per costringere sia Trenitalia sia Nuovo Trasporto Viaggiatori a realizzare verifiche frequenti e puntuali sui convogli in circolazione, che molto spesso vanno in tilt per varie cause tecniche. Io stesso sono stato testimone del dirottamento sulla linea lenta di un Frecciarossa Roma – Firenze, con ritardo di tre ore, per difettosa chiusura di una portiera e (si dice) anche per malore del macchinista.

Ma quel che è avvenuto in queste ultima tre settimane ha dell’incredibile: tre convogli AV bloccati per ore in galleria fra Firenze e Bologna, con malori dei passeggeri, attesa interminabile di locomotori di emergenza e pericolose discese sui binari, in galleria, dei passeggeri per respirare un po’ d’aria, visto che quella condizionata sui treni non funzionava.

Dopo i due episodi che hanno visto protagonisti un Frecciarossa e un Italo, ancora una volta un treno Italo in arrivo a Firenze da Torino è rimasto bloccato per oltre due ore questa mattina in una galleria nella zona di San Pellegrino, in Mugello, per un guasto tecnico al locomotore. Al momento, spiega la polizia, (erano le 16,20) il convoglio sta entrando nella stazione Santa Maria Novella di Firenze, trainato da un locomotore di soccorso. Dopo il blocco del treno, avvenuto intorno alle 10,40, nelle carrozze si sarebbe spento anche l’impianto di condizionamento. Al momento non si registrerebbero malori. Personale del 118 è stato inviato in via precauzionale alla stazione.

Ma sarebbe necessaria una migliore e più veloce organizzazione dei soccorsi, con locomotori stazionanti a Calenzano e in appositi binari, da costruire, credo, nei brevi tratti allo scoperto fra le varie gallerie AV dell’Appennino. Ci vuole molto signori tecnici, politici e amministratori, o volete che ci scappi il morto prima d’intervenire? Sarebbe bene che anche la procura indagasse d’iniziativa su quanto accaduto, chiedendo alla polizia ferroviaria lumi sulle tre situazioni indicate, anche prima delle probabili denunce o esposti di qualche viaggiatore giustamente infuriato.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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