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Estate 2017, la dieta giusta: pesca e albicocca al mare, mirtilli in montagna. La frutta per ogni vacanza

FIRENZE – In spiaggia con albicocca, anguria e pesca: pelle protetta e abbronzata, stop alla sete e pieno di energia. Per una passeggiata in montagna, invece, non dovrebbero mai mancare prugna, mirtilli e melone. Sono i consigli del nutrizionista e tecnologo Giorgio Donegani, esperto di Fruit24, il progetto promosso da Apo Conerpo e co-finanziato dall’Unione Europea e dal ministero delle Politiche Agricole per promuovere il consumo di frutta e verdura sulle tavole degli italiani.

L’albicocca è una vera miniera quanto a contenuto di betacarotene. Spiega Donegani: «Si tratta di un antiossidante,un precursore della vitamina A. L’organismo umano è capace di trasformare il betacarotene in vitamina A secondo i propri bisogni, senza alcun rischio di accumulo. Il betacarotene, inoltre, può agire direttamente come antiossidante, stimolando la produzione della melanina». Ciò significa abbronzatura più facile e migliore resistenza della pelle allo stress dei raggi solari (se ci si associa qualche carota tutti i giorni, poi, l’effetto è garantito).

L’anguria contiene più acqua dell’aranciata: addirittura il 95%. Una vera e propria bevanda solida, utilissima per mantenere il giusto grado d’idratazione anche sotto il sole. «Nonostante il sapore dolce – aggiunge il nutrizionista -, l’anguria contiene una piccola quantità di zuccheri (nemmeno 4 grammi per un etto di frutta) ed è poco calorica. È ricca, inoltre, di un’elevata quantità di citrullina, un aminoacido che, al di là del suo nome, è utile per la divisione cellulare, la cicatrizzazione delle ferite e lo smaltimento dell’ammonio dal corpo».

I mirtilli, che si possono raccogliere anche allo stato selvatico, direttamente nel bosco (ma attenzioni agli eventuali divieti: la raccolta dei frutti di bosco è disciplinata severamente in molte regioni, compresa la Toscana, e si rischiano salate multe), sono ricchi di vitamina C e devono il loro colore scuro alla presenza di antociani (il più noto è quello che si chiama mirtillina). «Si tratta di pigmenti – chiarisce – che svolgono un’azione molto positiva sul nostro organismo, migliorando la sensibilità della retina e sono d’aiuto nella cura dei disturbi circolatori come vene varicose, fragilità capillare, emorroidi».

Il melone, ricco di potassio (ne ha più della banana), è un ottimo remineralizzante e tonico muscolare. Inoltre, precisa Donegani, «contiene molta vitamina A, un’ottima quota di vitamina C e quantità significative di vitamine del gruppo B, perfette per ottimizzare la produzione di energia. In più fornisce adenosina, un composto che aiuta a mantenere fluido il sangue e rende il melone perfetto anche per i nonni».

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