
Fiorentina: tutto facile per l’Inter (3-0). Disastro Tomovic. Var a senso unico (negato rigore ai viola). Pagelle

MILANO – Tutta nuova la Fiorentina: ma con problemi vecchi. Ossia Tomovic e Maxi Olivera. Disastroso il primo, in occasione del secondo e, soprattutto del terzo gol nerazzurro. Prima si lascia sovrastare da Icardi che raddoppia dopo un rigore sul quale vale la pena di tornare. Ma dopo, al 33’ della ripresa, si lascia aggirare da Perisic che lo beffa raccogliendo il pallone di testa alle sue spalle, mettendolo in rete. Errore gravissimo: perché un attimo prima la Fiorentina aveva colpito il palo con Veretout facendo rabbrividire Spalletti e tutto San Siro. I viola avrebbero potuto insistere e far male. Invece Tomovic, ancora una volta, ha manifestato tutta la sua pochezza. Così come Maxi Olivera: i suoi cross sono tentativi vani. E in fase difensiva si fa sempre prendere d’infilata. Con un altro al suo posto, chissà che questa Fiorentina, Armata Brancaleone finchè volete ma dotata di alcune buone individualità, non fosse riuscita a far tremare davvero l’Inter. Che è buona, ma non un’Invincibile Armada. No, caro Spalletti: hai vinto ma la Fiorentina non ha sputato sangue. Semmai fiele per la rabbia. Anche per quanto riguarda la moviola in campo, ossia il Var (video assistant referee). Il rigore che ha permesso all’Inter di andare in vantaggio (6’) qualche perplessità me l’ha lasciata. Astori forse l’ha toccato, ma Icardi ha dato la sensazione di accentuare la caduta. Mentre invece mi è apparso assai più rude l’intervento di Miranda su Simeone. L’arbitro Tagliavento non è mai andato a vedere il replay. Nel primo caso ha fischiato deciso e probabilmente è stato confortato da chi era al video. Nel secondo ha chiesto assistenza, ma non si è degnato di andare a vedere. Gli uomini del Var ci hanno messo un paio di minuti prima di dare il responso negativo. Non erano sicuri? Lui, l’arbitro, non poteva fare un salto a bordo campo? Per il resto, Inter decente (molto bravo Vecino, e lo si sapeva,un po’ meno Borja), soprattutto grazie a un Perisic che non aveva davanti nessuno (cioè Tomovic). La Fiorentina deve organizzarsi. Eysseric mi è piaciuto. Chissà cosa potrà fare in tandem con Chiesa. E anche Gil Dias non mi dispiace. Veretout va rivisto. Sanchez è il solito: senza infamia e senza lode. Forse troppo un po’ troppo lento. Hugo deve progredire parecchio. Benassi? Deve ambientarsi. E Pioli ha bisogno di conoscere meglio i suoi giocatori. Mi sarebbe piaciuto che avesse rischiato tutto per tutto: facendo giocare Pezzella e Biraghi al posto di Tomovic e Maxi. Un altro errore? La sostituzione di Simeone con Babacar. Che ha fatto un tiro in porta solo. Per il resto è stato più d’impaccio che d’utilità, là davanti. Morale? Domenica ci sarà la Sampdoria al Franchi: Pioli mediti sugli errori di San Siro. E la proprietà spenda i circa 50 milioni che dovrebbe avere in cassa. Perché l’Armata Brancaleone di San Siro potrebbe diventare anche una vera squadra. Capace di vincere e far male.

ICARDI – Minuto di raccoglimento per la strage di Barcellona. Borja Valero emozionato. In tribuna, a sorpresa, Paulo Sousa. Che ci fa? E’ li a gufare? Ognuno, ovviamente, fa quel che vuole, ma non mi sento di biasimare chi ritiene questa presenza almeno di cattivo gusto. Poi un grido: dai Cholito, cioè forza Simeone, una delle novità assolute dei viola. Con Gil Dias, Eysseric, Benassi. Sono le scelte di Pioli. Che avrebbe dovuto avere un po’ di coraggio in più: lasciar fuori Tomovic e Maxi Olivera facendo giocare Pezzella e Biraghi. L’allenatore viola si rende conto presto di aver a che fare con due vecchi problemi: quello del terzino destro e dell’esterno sinistro. L’allenatore prima protesta per un fallo su Simeone poco fuori area. Eppoi si mette le mani nei (rari) capelli per il rigore concesso all’Inter. L’azione al 5’: lancio di Skriniar per Icardi, che entra in area e viene a contatto con Astori. Tagliavento non ha dubbi. Io qualcuno sì. Il Var (video assistant referee) conferma. Icardi sul dischetto: pallone alla sinistra di Sportiello. Ahi, ahi. Fiorentina sbalestrata: e all’8’ rischia di subire il raddoppio: Vecino , di piatto a centro area, colpisce male. L’Inter giganteggia e gigioneggia. Tagliavento dà una mano: ammonizione di Sanchez per fallo su Brozovic .

BRANCALEONE – Raddoppio nerazzurro al 15’. Cross di Perisic dalla destra, Icardi svetta nettamente su Tomovic (e ti pareva…) e pallone di nuovo nella rete di Sportiello. La difesa viola sembra assai più colabrodo dell’anno passato. Ovvio che mandare in campo una squadra tutta nuova è sempre un azzardo. Ma se Armata Brancaleone doveva essere, allora meglio puntare su tutti volti nuovi: anche Pezzella e Biraghi al posto dei soliti, noti, e disastrosi, Tomovic e Maxi Olivera. Per Perisic è un giochino facile facile baloccarsi con Tomovic. Per fortuna (24’) Sportiello riesce ad evitare il 3-0 deviando un tiro ravvicinato di Brozovic. L’auspicio era quello di arrivare almeno al quarto d’ora sullo zero a zero. Invece all’Inter la strada è stata spianata anche da un rigore.
SIMEONE – La Fiorentina si scuote (25’) con un colpo di testa di Simeone che costringe Handanovic a una gran deviazione in angolo. Però stentano a trovarsi, i viola. Veretout sbaglia clamorosamente un appoggio e Candreva (28’) s’inserisce e serve Brozovic che vuol servire Icardi invece di metterla comodamente in rete. Fiorentina graziata. Che prova a ripartire. Gil Dias sfoggia dribbling di classe, ma sono tocchi da solista. Perisic lo falcia nettamente. Tagliavento non concede nemmeno la punizione. Ma si può? Al 39’ cross di Maxi Olivera per Simeone. Spinta di Miranda all’attaccante viola. Che cade in area. Tagliavento consulta il Var. Passa un minuto, poi gli dicono che non è rigore. Ma perché non è andato lui a vedere? Se la rivoluzione del Var è questa siamo punto e daccapo. Certo, anche la Fiorentina ci mette parecchio del suo farsi del male: Hugo serve un pallone d’oro… a Icardi. Che per fortuna è un po’ claudicante e viene anticipato da Sportiello in uscita.
VAR – Il primo tempo finisce con la Fiorentina in attacco. Una Fiorentina sconclusionata ma con qualche buona individualità, tipo Eysseric e Gil Dias. Difesa sempre colabrodo. Ma c’è un tarlo che mi assilla: il Var. L’avevano detto: è sempre l’arbitro a prendere l’ultima decisione. Però come mai Tagliavento non è andato personalmente a vedere le azioni dei rigori? Nel primo caso nessun dubbio dell’arbitro. Nel secondo, ossia sul fallo (per me netto) di Miranda su Simeone, Tagliavento ha lasciato fare i tipi del Var. Che ci mettono quasi due minuti a dichiarare che no, per loro il rigore non c’è. Ribadisco: questa moviola in campo mi lascia tanti dubbi. Soprattutto sulla discrezionalità con cui viene usata.
BABACAR – Fiorentina in affanno anche in avvio di ripresa. Tomovic e Maxi Olivera perdono palloni con facilità disarmante. Sportiello (6’) riesce a deviare anticipando un’altra incursione di Icardi. S’infortuna Benassi: Pioli lo sostituisce con Cristoforo. Con il passare dei minuti, i viola rialzano la testa. Eysseric guida la carica. Però il risultato concreto si limita a un paio di angoli conquistati. Pioli non ci crede e toglie Simeone per Babacar. Una staffetta che non avrei fatto, almeno in questo momento. Spalletti toglie Borja per Joao Mario. Nagatomo (18’) regala un pallone a Sportiello. Anche l’Inter, per fortuna, sbaglia. Stavo criticando Babacar, quando l’attaccante viola, dal limite dell’area, lascia partire una botta che Handanovic deve deviare in angolo in tuffo. Benino, ma troppo poco. Spalletti si rende conto che la sua Invincibile Armada ha qualche problema: manda in campo Gagliardini, un incontrista, per Brozovic. La Fiorentina fa vedere buone cose con Gil Dias. Purtroppo, chi dovrebbe dar loro una mano, Maxi Olivera, non ne azzecca una…
TOMOVIC – Sfortunati i viola? Sì, ma anche fasulli in difesa. Come nella passata stagione. Al 32, Veretout colpisce il palo. L’Inter trema. Ma respira subito. Meno di un minuto dopo cross di Joao Mario dalla destra sul secondo palo, Tomovic si fa aggirare nuovamente da Perisic che si abbassa e, di testa, fa 3-0. Erroraccio di Tomovic. Pioli si sarà reso conto dei rischi che si corrono con lui in campo in partite delicate come questa? Esce Icardi, sostituito da Eder (37’). Ormai non c’è più partita. Peccato: perché senza gli errori in difesa e con una moviola in campo più obiettiva, forse sarebbe potuta andare anche diversamente. Ma è senno di poi, che non serve a nulla. Nemmeno a masticare meno amaro per un avvio di campionato che i tifosi viola avevano sognato in maniera diversa.
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