Affare Consip: Gentiloni prende le distanze dal complotto denunciato da Renzi

IMOLA – Fanno meditare le posizioni assunte dalla maggior parte del Pd, assecondata da molti organi di stampa di primo piano, che gridano al golpe contro la famiglia Renzi dopo la pubblicazione del verbale delle dichiarazioni al csm della procuratora di Modena Lucia Musti, le cui parole sono interpretate da molti come una difesa dell’ex premier, presunto oggetto di golpe. Tanto che Renzi è partito più volte lancia in resta per denunciare il complotto ordito ai suoi danni. Mentre ai tempi di Berlusconi azioni della magistratura, avvisi di garanzia recapitati durante vertici internazionali non erano stati oggetto, da parte delle stesse fazioni politiche e degli stessi organi di stampa, oggetto di alcuna critica né c’era chi aveva gridato al golpe. Neppure quando, auspice il presidente Re Giorgio napolitano, lo stesso Berlusconi fu fatto fuori per lasciare il posto al non rimpianto governo Monti.
Ma torniamo all’oggi, perché il Governo, e in particolare il premier Gentiloni, non sembrano proprio favorevoli alla teoria complottista scatenata da Renzi, dal suo entourage e dai suoi accoliti, anche nella grande stampa.
Alla Festa nazionale dell’Unità, in corso a Imola, intervistato dal Direttore del Foglio, il premier afferma, a chiara critica delle affermazioni del suo predecessore: «La credibilità e l’autorevolezza di istituzioni che amministrano la giustizia e assicurano la sicurezza è un bene prezioso da tutelare. Se c’è chi le scredita, questo è gravissimo, ma io credo che queste istituzioni possano avere gli anticorpi per mantenere la propria credibilità». E in tal modo prende le distanze da tutti coloro che nel Pd in queste ore parlano di «eversione» e di golpe: «Non mi abbandono a giudizi di questo tipo». In sostanza, Gentiloni non sottoscrive l’affondo dei renziani.
Passo dopo passo si sta perciò creando una situazione nella quale (lo dicono anche i sondaggi che vedono avanti Gentiloni rispeto a Renzi) la leadership del partito del boy scout di Rignano non sembra in pericolo, mentre prende sempre più quota l’ipotesi di una conferma alla candidatura di Gentiloni per Palazzo Chigi anche dopo le prossime elezioni, naturalmente se l’incarico non spetterà al centrodestra, che viene dato ancora in vantaggio nei sondaggi.
