Elettorale, Italicum 2: anticostituzionale l’armonizzazione per decreto legge e chiedendo la fiducia

ROMA – «Se ci si vuole muovere nell’alveo della Costituzione è impossibile tornare alle urne con le sentenze della Corte Costituzionale, intervenendo con un decreto legge per armonizzare Consultellum al Senato e l’Italicum alla
Camera»: lo dichiara l’Avv. Felice Besostri Coordinatore degli Avvocati Antitalikum, annunciando nuovi ricorsi in tribunale. Per il giurista l’art. 72 comma 4 della Costituzione non lascia dubbi: «La procedura normale di esame e di approvazione diretta da parte della Camera è sempre adottata per i disegni di legge in materia costituzionale ed elettorale e per quelli di delegazione legislativa, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali, di approvazione di bilanci e consuntivi. Con la conversione di decreti legge o con la fiducia si instaura un procedimento speciale e pertanto non costituzionale. Per armonizzare ci sono solo tre strade, la principale è che ci pensi il legislatore trovando un’intesa alla Camera e in Senato, anche se è sotto gli occhi di tutti la difficoltà del varo di una nuova legge elettorale. Per questo gli Avvocati Antitalikum insistono perché i 10 Tribunali investiti di una decisione entro il 30
novembre, facciamo ordinanza di rimessione alla Consulta almeno su soglie d”accesso del Senato, su premio di maggioranza e sulle preferenze, singole al Senato e doppie di genere alla Camera».
Continua Besostri: «Questi sono i punti nevralgici che possono garantire una Legge elettorale che dia reale
rappresentanza democratica al Paese e ai cittadini. Le leggi vanno armonizzate come auspicato anche dal Presidente della Repubblica Mattarella».
Nella giornata di Ieri si è discusso dinanzi al Tribunale di L’Aquila il ricorso presentato dall’avvocato Antitalikum Michele Pezone – che rappresenta insieme esponenti di MDP, Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista e M5S- per ottenere una nuova pronuncia di incostituzionalità dell’Italicum. L”obiettivo è quello di rendere nulla all’origine la legge sull” Italicum e di avere una legge elettorale che consenta la formazione di gruppi parlamentari omogenei tra Camera e Senato. Il ricorso dell’Aquila è il primo della nuova tornata dei ricorsi degli avvocati Antitalikum – ha concluso Besostri – i prossimi sono Lecce il 21 settembre e il 29 dello stesso mese dinanzi ai Tribunali di Messina e Venezia.

Besostri, elettorale, italicum, ricorsi


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

Firenze Post è una testata on line edita da Toscana Comunicazione srl
Registro Operatori della Comunicazione n° 23080