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Pistoia: Don Biancalani apre la Pizzeria del rifugiato. E gli italiani sono senza lavoro

Il prete pro-immigrati con i suoi protetti

PISTOIA- Dopo averli portati in piscina e averli resi famosi su facebook, don Massimo Biancalani realizza un’altra utile iniziativa a favore dei rifugiati. Molti giovani italiani disoccupati o toscani rimasti senza lavoro e in difficoltà sarebbero grati al dinamico prete se rivolgesse la sua opera di carità anche a loro e non soltanto ai migranti nullafacenti.

Dunque si apre una pizzeria che si chiama Pizzeria dal rifugiato. Non è un nome di fantasia perché a lavorare all’interno del locale, infatti, sono i profughi ospiti di don Massimo Biancalani, il parroco di Vicofaro, alle porte di Pistoia, al centro da mesi di attacchi e minacce dopo aver postato su Facebook la foto dei migranti che accoglie, portati a fare il bagno in piscina, in una giornata d’estate.

Da allora per lui e i rifugiati che abitano sotto il suo stesso tetto la vita si è complicata: i militanti di estrema destra si sono presentati alla messa di don Massimo per vigilare sulla dottrina e nei giorni scorsi il prete ha ricevuto anche un volantino firmato Quarto Reich , con tanto di bandiera italiana e svastica. Nonostante tutto ciò, don Biancalani, per nulla intimorito, ha deciso di andare avanti. «La pizzeria – spiega il sacerdote – è uno dei tre progetti che abbiamo in corso in questa parrocchia nell’ambito dell’accoglienza dei migranti, gli altri due sono l’orto biologico e la sartoria». Sarebbe interessante sapere con quali finanziamenti vanno avanti queste iniziative.

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