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Asilo e ricollocamenti migranti: accordo di Dublino, parlamento Ue prepara la riforma

Un barcone di migranti

BRUXELLES – Il Parlamento europeo si prepara a dare il primo via libera domani in commissione libertà civili alla sua proposta di riforma del meccanismo di Dublino. Il testo elimina il principio in base al quale finora il Paese di primo ingresso si è dovuto fare carico di tutte le domande d’asilo,  per sostituirlo con un sistema automatico e permanente di ricollocamenti dei richiedenti. La maggior parte dei gruppi (S&D Ppe Alde Gue e Verdi), rende noto la relatrice del testo Cecilia Wikstrom, intendono votare a favore.

In base alla proposta del Parlamento la redistribuzione dei richiedenti asilo dovrà avvenire in automatico in base a una serie di criteri, ad esempio se il richiedente ha già parenti in un altro Stato membro. Ciascun Paese avrà poi una sua quota calcolata in base a Pil e popolazione. I richiedenti asilo saranno distribuiti prima a quegli Stati che ne hanno ricevuto meno in base alla loro quota.
Particolarmente sensibili per l’Italia due altri punti della proposta. Il primo è l’introduzione di un periodo transitorio di tre anni in cui gli Stati che storicamente hanno ricevuto più richiedenti asilo continueranno ad avere una maggiore responsabilità. Il secondo è la messa in atto di un filtro che servirà a non ricollocare i richiedenti asilo con scarse possibilità di vedere accolta la loro domanda. In questo caso, spiega Wikstrom, le domande continueranno a essere trattate nel Paese d’arrivo, che riceverà un surplus di assistenza dall’Unione, e i migranti dovranno essere rimpatriati, con i costi – assicura Wikstrom – interamente coperti dall’Ue.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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