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Sicurezza urbana: patto per Firenze bella e sicura concordato fra Nardella e Minniti

FIRENZE – In un incontro tenuto oggi in Palazzo Vecchio il sindaco di Firenze Dario Nardella e il
ministro dell’Interno Marco Minniti hanno condiviso l’idea di adottare un nuovo patto per Firenze bella e sicura ricorrendo al nuovo strumento dei patti per la sicurezza urbana previsto dal decreto Minniti. E’ quanto si apprende al Comune di Firenze. L’incontro si è svolto nella sala di Clemente VII, ufficio del sindaco. Si tratta, viene spiegato, di un accordo strategico firmato da sindaco e prefetto della città e con obiettivi di prevenzione della criminalità diffusa e predatoria, in particolare nelle zone maggiormente degradate. Altri obiettivi sono la promozione della legalità e del contrasto dei comportamenti che turbano il libero utilizzo degli spazi pubblici, e la promozione del rispetto del decoro urbano, anche valorizzando forme di collaborazione tra le amministrazioni competenti. Fra gli strumenti fondamentali del nuovo patto c’è un maggior presidio del territorio, con più uomini da utilizzare in un quadro di obiettivi che saranno definiti nel nuovo patto.

Nell’incontro si è parlato anche dell’apertura di un Cpr, un Centro permanente per il rimpatrio di immigrati, per la Toscana. Secondo quanto appreso nell”incontro il luogo per il Cpr in Toscana non è stato ancora individuato. Tuttavia, si spiega ancora, la soluzione non sarà calata dall’alto ma sindaci e prefetti studieranno insieme le aree più indicate da poter proporre al ministro per la scelta definitiva. Osservo soltanto che i colloquianti hanno fatto i conti senza l’oste perché il Governatore Toscano Enrico Rossi si è sempre fieramente opposto alla creazione di tali centri, preferendo puntare sull’accoglienza diffusa dei migranti. Dunque, a mio avviso, su questo tema ne vedremo delle belle, visto che Rossi potrebbe adontarsi e reagire anche in malo modo per la sua esclusione, a quanto sembra, da questo tipo di trattative. Ricordiamo che i Cpr sono le nuove strutture previste dal decreto Minniti per gestire la filiera dell’immigrazione irregolare, strutture più piccole e gestibili rispetto ai vecchi Cie per rimpatriare i soggetti irregolari potenzialmente pericolosi.
Al colloquio nella sala di Clemente VII, l’ufficio del sindaco, erano presenti anche il prefetto Alessio
Giuffrida, il questore Alberto Intini, il comandante provinciale dei carabinieri Col. Giuseppe De Liso e il comandante provinciale della guardia di finanza Gen. Benedetto Lipari.

 

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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