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Banca Etruria: sono 2.500 le richieste di costituzione di parte civile nel processo per il crac della banca

AREZZO – Sono circa 2.500 le richieste di costituzione di parte civile che dovrà esaminare il Gup del Tribunale di Arezzo, Giampaolo Borraccia, durante il secondo passaggio in aula per l’udienza preliminare sul crac di Banca Etruria. L’udienza con l’accusa di bancarotta ha preso avvio stamani alle ore 9 al palazzo di giustizia.

Quasi tutte le richieste di parte civile sono state inoltrate dagli ex obbligazionisti, a cui si sono aggiunte nella precedente udienza quelle del Comune di Arezzo, del Comune di Castiglion Fiorentino e del liquidatore della vecchia Banca Etruria Giuseppe Santoni per i danni subiti dall’istituto di credito.

La verifica sull’ammissibilità o meno della richiesta di costituzione  di parte civile potrebbe richiedere più di un’udienza. A tal fine sono state già calendarizzate udienze fino al gennaio 2018.

Gli avvocati degli imputati intendono in particolare verificare l’ammissibilità o meno della richiesta di costituzione di  parte civile inoltrata da liquidatore della vecchia Banca Etruria, Giuseppe Santoni, che ha già dato il via all’azione di responsabilità in sede civile a Roma per una cifra complessiva superiore ai 500 milioni di euro.

I due filoni dell’inchiesta sulla bancarotta che hanno per capo di imputazione principale la bancarotta fraudolenta (alcuni imputati sono tuttavia accusati solo di bancarotta semplice) – quello che vede indagati otto sindaci revisori e quello a carico dell’ex direttore generale Luca Bronchi e dell’ultimo presidente della banca, Lorenzo Rosi, relativo alla liquidazione dello stesso Bronchi (1,2 milioni di euro) – sono stati riunificati durante la scorsa udienza del 12
ottobre.

Nuova protesta stamani di un gruppo di ex azionisti e ex obbligazionisti della vecchia Banca Etruria davanti al palazzo di giustizia di Arezzo in concomitanza con l’udienza davanti al Gup del Tribunale per la richiesta di rinvio a giudizio per gli ex vertici dell’istituto di credito accusati di bancarotta. Una ventina di persone hanno protestato di fronte all’ingresso principale del Tribunale, scandendo slogan contro i responsabili del crac che ha fatto sparire i loro risparmi.

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