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Pisa: eclatante protesta delle guide turistiche contro furti e scorribande di rom e venditori abusivi

Pisa, Duomo

PISA- Furti, minacce, offese. Lo denuncia il direttivo di ConfGuide, le guide turistiche aderenti alla Confcommercio di Pisa riferendosi al persistente stato di insicurezza di piazza Duomo e del percorso turistico che collega il parcheggio scambiatore di via Pietrasantina all’area monumentale.
«Viviamo ormai da troppo tempo in uno stato d’animo di continua tensione – scrive il direttivo in una nota – sottoposte a soprusi e sberleffi di ogni tipo, come dimostrano anche i più recenti avvenimenti di cronaca. L’esasperazione ha raggiunto livelli che non è esagerato definire insostenibili e ci domandiamo incredule come poter sottrarre noi stesse e i turisti provenienti da ogni parte del mondo, che accompagniamo in visita ai monumenti, alle continue, assillanti, e quotidiane scorribande di rom e borseggiatori, venditori abusi e delinquenti comuni». L’ultimo arresto, in ordine di tempo, è stato infatti compiuto ieri dalla polizia che ha bloccato una rom ventisettenne mentre, insieme alla sorella minorenne, stava tentando di borseggiare una turista orientale. «Lavoriamo in un contesto – proseguono le guide turistiche – in cui a prevalere è sempre la legge del più forte, del più prepotente, del più violento. Ci sembra di vivere dentro un mondo ribaltato e contrario, come il negativo di una fotografia, dove a trionfare è la sfrontatezza e l’impunità di cui gode gente che mostra di non aver nulla da perdere, che vive di espedienti e si nutre
esclusivamente di illegalità. Nella famosissima piazza dei Miracoli, trasformata da tempo in una dantesca bolgia infernale dei ladri, costrette a tenere in costante allerta i nostri gruppi e se necessario persino a difenderli dalle probabili aggressioni. E il danno non è solo per i turisti, ma anche agli operatori del settore: Complice questo stato generalizzato di insicurezza – concludono le guide – i tour operator riducono progressivamente i tempi di permanenza in città. Valuteremo la possibilità di organizzare iniziative di protesta, fino a quando le nostre ragioni non saranno accolte concretamente”.

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