Vaticano: cardinale Muller, io mai contro papa Francesco, ma alcune istanze vanno ascoltate

VATICANO – «C’è un fronte dei gruppi tradizionalisti, così come dei progressisti, che vorrebbe vedermi a capo di un movimento contro il Papa. Ma io non lo farò mai». Così il cardinale Gerhard Muller, ex prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, in un colloquio con il Corriere della Sera. «Credo nell’unità della Chiesa e non concedo a nessuno di strumentalizzare le mie esperienze negative degli ultimi mesi – prosegue Muller. Le autorità della Chiesa, però, devono ascoltare chi ha delle domande serie o dei reclami giusti; non ignorarlo o, peggio, umiliarlo. Altrimenti, senza volerlo, può aumentare il rischio di una lenta separazione che potrebbe sfociare in uno scisma di una parte del
mondo cattolico, disorientato e deluso. La storia dello scisma protestante di Martin Lutero di cinquecento anni fa dovrebbe insegnarci soprattutto quali sbagli evitare».
Il cardinale esclude che qualcuno stia ordendo complotti contro Francesco, in polemica con alcune prese di posizione ritenute troppo progressiste: lo considera un’assoluta esagerazione, ma ammette che la Chiesa è percorsa da tensioni profonde che ««nascono dalla contrapposizione tra un fronte tradizionalista estremista su alcuni siti web, e un fronte progressista ugualmente esagerato, che oggi cerca di accreditarsi come superpapista».
«Attenzione – sottolinea il cardinale – se passa la percezione di un’ingiustizia da parte della Curia romana, quasi per
forza di inerzia si potrebbe mettere in moto una dinamica scismatica, difficile poi da recuperare. Credo che i cardinali che hanno espresso dei dubbi sull’Amoris Laetitia, o i 62 firmatari di una lettera di critiche anche eccessive al Papa vadano ascoltati, non liquidati come farisei’o persone brontolone. L’unico modo per uscire da questa
situazione è un dialogo chiaro e schietto. Invece ho l’impressione che nel cerchio magico del Papa – prosegue – ci sia chi si preoccupa soprattutto di fare la spia su presunti avversari, così impedendo una discussione aperta ed
equilibrata. Classificare tutti i cattolici secondo le categorie di amico o nemico del Papa, è il danno più grave che causano alla Chiesa».
