Firenze: al Teatro di Rifredi tornano i baschi della Compagnia Kulunka

FIRENZE – Torna al Teatro di Rifredi con due spettacoli Kulunka Teatro, la compagnia basca rivelazione della scorsa stagione, che dopo una lunga e trionfale tournée in mezzo mondo, ripropone il suo teatro senza confini, vibrante e contemporaneo. Un teatro di gesti in cui le maschere fungono da ponte verso un mondo di accattivante poetica visiva.
Da mercoledì 6 a venerdì 8 dicembre, (feriali ore 21, festivo ore 16:30) andrà in scena «Solitudes», commedia agro-dolce sul dramma delle solitudini e delle incomunicabilità familiari. Il protagonista si sente incompreso perché, come quasi tutti gli anziani per i quali la vita è ormai un’attesa, si attacca alle piccole felicità quotidiane, cose così semplici che chi gli è intorno non arriva a valutarne la vera importanza. Ma l’anziano – contrariamente da quello che ci si potrebbe aspettare da una persona che non ha più molte aspettative dalla vita – non si rassegna, non rinuncia ai suoi piccoli desideri e lotta per ottenerli con determinazione e dignità. Un viaggio nella quotidianità che, combinando il serio con il comico, passando dalla schietta risata al nodo alla gola, commuove, diverte, sorprende e invita alla riflessione.
Sabato 9 (ore 21) e domenica 10 (ore 16:30) sarà la volta di «André e Dorine» il grande successo della scorsa stagione. André e Dorine sono una coppia di anziani che, come molte altre, vive tranquillamente nella routine e nella monotonia che si è creata dopo tanti anni di matrimonio. Due suoni echeggiano nel loro piccolo salotto, il frenetico ticchettio della vecchia macchina da scrivere di André e la musica del violoncello di Dorine, che si muove ondeggiando sulle note. Improvvisamente c’è una storia da riscrivere ed è proprio la loro, perché quella comune, dopo tanti rituali quotidiani e tante passioni condivise è stata cancellata dalla malattia di Dorine: l’Alzheimer. André cerca disperatamente di riscriverla questa storia, per non dimenticarla e raccontarla a Dorine, perché lei possa ritrovare la memoria perduta, facendo riaffiorare il loro passato felice e spensierato, obbligandoli così a ricordarsi chi furono, per riconciliarsi con chi sono. Senza cadere mai nel facile sentimentalismo, momenti drammatici e dolorosi si alternano ad altri poetici e comici in questo emozionante spettacolo ricco di tenerezza, dove non è necessaria la parola né la mimica facciale perché si parla forte e chiaro con il linguaggio del corpo e l’uso sapiente delle maschere.
Teatro di Rifredi (via Vittorio Emanuele II, 303)
Biglietti 16 / 14 euro; info 055/422.03.61 – www.toscanateatro.it
