Liberi e uguali: Grasso presenta il simbolo da Fazio, Rai1. Polemiche del pd
ROMA – «Che Tempo che fa» ha ospitato il presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso. Dallo studio di Fabio Fazio, in onda su Rai Uno, ha presentato per la prima volta il manifesto (e il logo) di «Liberi e uguali», una nuova lista unitaria della sinistra. «Essendo nonno, ho pensato a tutti i nipoti d’Italia: mi sto impegnando per loro e per il futuro di questo Paese. Un futuro che parte proprio dalla ricostruzione della sinistra» . Io o D’Alema? «Ho avuto sempre ruoli di guida. Penso di poter riuscire a guidare una formazione politica e ad esercitare il mio potere che non sarà un comando imposto dall’alto. Sono capace ad ascoltare e a farmi ascoltare: se ne accorgeranno tutti».
Il logo («appena ritirato dal grafico», ironizza) è un cerchio «color amaranto, non rosso, che significa protezione», con la scritta bianca «Liberi Uguali con Pietro Grasso». La E non è quella canonica, ma è «formata da tre foglioline che rappresentano il nostro legame con l’ambiente ma anche l’importanza che diamo alle pari opportunità, essendo un simbolo femminile».
In campagna elettorale manterremo un certo stile, senza attacchi”. E’ la premessa di Pietro Grasso, rispondendo a ‘Che tempo che fa’ alle parole di Matteo Renzi, che lo ha paragonato a Gianfranco Fini, indicando la differenza che vede: «io non ho passato politico, guardo al futuro. Lui ha finito la fase zen, ma forse ha un futuro poco roseo…».
Scoppia subito la polemica politica da parte del Pd, che dimentica in fretta quanto spazio Rai Uno e lo stesso Fazio abbiano riservato a Matteo Renzi. «Gravissima violazione di ogni regola a Che tempo che fa, una faziosità senza precedenti nella prima serata dell’ammiraglia Rai che ha superato ogni limite: uno show di intrattenimento, un varietà che intervista anche uomini politici, è stato trasformato in una trasmissione di propaganda elettorale al servizio del partito di Bersani e D’Alema. Non si era mai visto uno show di intrattenimento trasformato in una tribuna elettorale in cui viene presentato il simbolo di un partito». E’ quanto scrive su facebook il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi.