Diminuiscono gli incidenti stradali, ma aumentano le vittime (+8,2%)
Resta preoccupante la situazione degli incidenti stradali mortali, l’Italia non riesce proprio ad avvicinarsi all’obiettivo europeo di riduzione del 50% nel 2020. Nel primo semestre 2017 le stime preliminari confermano una riduzione sia del numero di incidenti stradali sia di quello dei feriti, con flessioni del 4 e 5% in media rispetto ai dati consolidati dello stesso periodo del 2016. In questo quadro però , si registra un’inversione di tendenza per le vittime, che tornano a crescere, con incrementi compresi tra il 6,7 e l’8,2%. Lo rileva l’Istat.
Nel periodo gennaio-giugno 2017, si stima che gli incidenti stradali con lesioni a persone in Italia siano stati 82.525. La stima
preliminare dei morti entro il trentesimo giorno è pari a 1.623 mentre quella dei feriti è pari a 116.137.
Nei primi sei mesi dell’anno, con riferimento agli anni di benchmark per le decadi sulla sicurezza stradale, il numero di morti scende mediamente del 17-18% rispetto al primo semestre 2010 e del 50-51% nel confronto con lo stesso periodo del 2001. La tendenza all’aumento della mortalità registrata nel primo semestre 2017, rispetto al periodo gennaio-giugno 2016, allontana però ulteriormente l’obiettivo europeo di riduzione del 50% delle vittime entro il 2020.
L’aumento delle vittime nel primo semestre del 2017 è dovuto soprattutto all’incremento registrato su autostrade e su strade
extraurbane. A partire dai dati forniti dalla Polizia Stradale, si registra, infatti, un consistente aumento del numero delle vittime
sulle autostrade: da 117 morti registrati nel primo semestre 2016 a 149 nello stesso periodo del 2017 (+27,4%)1. Anche per le strade extraurbane, considerando tutti gli organi di rilevazione, si registra un aumento delle vittime, compreso tra l’11 e il 12%, prosegue la nota.
Nonostante l’aumento dei controlli, l’inasprimento delle sanzioni, la distrazione, l’abuso di alcol e di sostanze stupefacenti, l’incoscienza di molti utenti della strada, l’elevata velocità fanno sì che la pericolosità nelle nostre strade sia sempre elevata, vanificando la buona volontà delle autorità e di molte associazioni di volontariato.

PIERLUIGI
Con l’aumento della maleducazione e della tracotanza, è normale che gl’incidenti mortali siano in aumento.
Basta salire su un suv di cinque metri e duecento cavalli per sentirsi al di sopra di tutti, e più che altro trascurare le più elementari norme del codice della strada.
Basta vedere quanti conducenti non inseriscono nemmeno l’indicatore di direzione, specie quello di sinistra, per capire a che livelli siamo arrivati.
Mettiamoci anche la mancanza in autostrada di una costante sorveglianza della Polizia Stradale, per capire che ciascuno fa come gli pare.
Di questo passo avremo un incremento di vittime anche nei prossimi anni.