Migranti: nave Aquarius di medici senza frontiere ne trasporta 373 a Pozzallo. E noi li prendiamo

POZZALLO – La nave Aquarius, noleggiata da Sos Mediterranee e gestita in partnership con Medici senza Frontiere, approderà domani mattina a Pozzallo, ”porto sicuro” indicato dal Mrcc (Maritime Rescue Coordination Centre) di Roma, con a bordo 373 profughi salvati in acque internazionali al largo della Libia nella notte tra Natale e Santo Stefano dalla nave umanitaria OpenArms della Ong ProActiva e dalla nave militare spagnola Santamaria del dispositivo Eunavformed.
I naufraghi, salvati in acque internazionali al largo delle coste libiche, sono stati trasferiti sulla nave Aquarius su richiesta del Mrcc di Roma ieri pomeriggio. Il primo trasferimento è avvenuto intorno alle 15.00, quando la nave Aquarius ha accolto a bordo 139 persone, tratte in salvo dalla nave OpenArms della Ong Proactiva intorno alle 4.00 del mattino del giorno di Santo Stefano. I naufraghi, che si trovavano tutti a bordo di un solo gommone, provengono da 17 differenti nazionalità: la maggioranza proviene dal Pakistan (41 persone, tra cui diverse famiglie con bambini), dal Sudan (43), dal Bangladesh (14) ma ci sono anche libici, nepalesi, eritrei e somali. Tra loro 30 minori, 8 dei quali non accompagnati, 7 bambini sotto i 13 anni e 2 donne in stato di gravidanza.
Sempre ieri nel tardo pomeriggio, intorno alle 18.00, la nave Aquarius ha accolto a bordo altre 234 persone soccorse dalla nave militare spagnola Santamaria: provengono in maggioranza da Eritrea e Marocco ma anche da Libia, Etiopia, Guinea Conacry, Costa d’Avorio, Mali, Nigeria, Pakistan, Somalia, Sudan (Nord). Tra loro vi sono 39 minori, 24 dei quali non accompagnati e 7 di meno di 13 anni.
La nave Aquarius sta ora facendo rotta verso nord in direzione di Pozzallo su indicazione del Mrcc di Roma, mentre le condizioni metereologiche sul Mediterraneo peggiorano ancora: da oggi e fino a venerdì si prevedono infatti forti venti e onde alte 4-5 metri in zona Sar (Search and Rescue). Tra i 373 profughi ora a bordo della nave Aquarius vi sono diversi nuclei familiari con bambini e 32 minori non accompagnati, tra i quali anche due ragazzi di 14 e 13 anni che viaggiano da soli.
Insomma i profughi sono stati salvati in acque internazionali anche da navi spagnole, poi però la solerte ong Medici senza frontiere si è incaricata di trasportarli con la sua nave taxi Aquarius tutti in un porto italiano, Siamo proprio la pattumiera d’Europa.

PIERLUIGI
Finale dell’articolo esatto.
Con questo populismo finiremo male; oltretutto i centri di accoglienza sono dei campi di concentramento, per non chiamarli lager, e le pratiche per accertare se gl’immigrati hanno il diritto di restare o meno vanno avanti mesi ed anni, tanto per non smentire la velocità della nostra burocrazia.
Seguitiamo…………..