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Toscana, Polizia ferroviaria: bilancio positivo per il 2017. Durante i controlli identificate 125.000 persone

FIRENZE – Nel corso del 2017 il Compartimento Polizia Ferroviaria per la Toscana ha svolto la propria attività di controllo all’interno delle stazioni e sui treni per garantire la sicurezza dei viaggiatori, attraverso la prevenzione e la repressione dei fenomeni delittuosi e di degrado presenti in ambito ferroviario. Durante l’anno sono state impiegate oltre 13.456 pattuglie in stazione (+ 5,13%) e più di 1.948 a bordo treno. Sono stati scortati complessivamente 3.429 convogli ferroviari.

Sono stati inoltre predisposti 1.129 servizi antiborseggio (+ 6,61%) , sia negli scali che sui convogli. Grazie a tale dispositivo la Specialità ha tratto in arresto ed indagato in stato di libertà 152 (+ 39,45%) e 650 persone; 125.895 (+ 12,09%) gli identificati complessivamente nel territorio regionale. Durante l’anno sono state incentivate le attività di prevenzione con un aumento dei servizi straordinari di controllo del territorio, 75 (+ 11,94%), rispetto al 2016. Sono continuati i servizi di vigilanza e scorta anche su treni viaggiatori transfrontalieri per prevenire attività illecite a carattere transnazionale, con particolare riferimento all’immigrazione clandestina; detti servizi hanno consentito di rintracciare complessivamente 128 stranieri in posizione irregolare.

L’attività di contrasto ai furti di rame , che in ambito ferroviario spesso causano ritardi alla circolazione dei treni e consistenti disagi per i viaggiatori, si è tradotta in oltre 264 controlli ai centri raccolta e recupero metalli, in 332 servizi di pattugliamento delle linee ferroviarie ed in 242 servizi di controllo su strada a veicoli sospetti. Tale dispositivo ha consentito il recupero di oltre 1,230 tonnellate di cd. “oro rosso” di provenienza illecita e la denuncia di 19 soggetti. In totale sono 29 i casi di furto di rame denunciati. Calano i delitti denunciati , – 10,74% ed i furti in ambito ferroviario, con 513 episodi rispetto ai 746 del 216 (-31,23%). Nel corso del 2017 la specialità ha rintracciato 148 persone scomparse, di cui 139 minori.

Oltre allo svio avvenuto presso la Stazione di Firenze Castello, che ha visto l’intervento dei poliziotti della polfer nelle attività di soccorso pubblico nonché di indagine, non si registrano altri gravi incidenti in ambito ferroviario. Invariati i dati inerenti la mortalità connessa agli incidenti ferroviari, 25 i casi nel 2017 rispetto ai 26 del 2016.

Continua ad essere alto l’impegno in Toscana all’interno delle scuole, per sensibilizzare i giovani studenti ad tenere comportamenti corretti in ambito ferroviario e comunque improntati alla legalità. Tramite il progetto “Train to be cool”, poliziotti appositamente formati sotto il profilo della comunicazione hanno incontrato solo da settembre 1390 ragazzi. 1300 i giovani coinvolti nelle iniziative di piazza nate dalla collaborazione tra Polizia Ferroviaria, Agenzia Nazionale per la sicurezza delle Ferrovie e le Federazione Sportiva del Rugby, con cui sono stati sensibilizzati i giovani del movimento rugbistico sui temi della legalità e della sicurezza individuale nell’ambito del sistema di trasporto ferroviario.

I poliziotti della Polfer hanno inoltre partecipato a numerosi eventi nel territorio regionale, come ad Aulla, dove è stata consegnata l’agenda scolastica della Polizia di Stato, a Sesto Fiorentino nell’ambito della 12° giornata della Protezione Civile, alla giornata delle Forze Armate in Piazza Santa Croce. La Specialità ha inoltre partecipato in stazione all’attività di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere.

Non sono mancati i salvataggi, sia di aspiranti suicidi che di persone coinvolte da malore in stazione, attraverso l’uso del defibrillatore. È proseguito anche nel corso del 2017 l’aggiornamento professionale del personale dipendente ; numerosi i corsi organizzati, concernenti sia le modalità di rilevazione degli incidenti in ambito ferroviario, la normativa in materia di merci pericolose, l’estrapolazione delle immagini dagli impianti di TVCC presenti a bordo treno, l’uso del defibrillatore; inoltre con il progetto “Chirone” i poliziotti della polfer sono stati formati in materia di approccio ai familiari delle vittime di incidenti ferroviari mortali.

Nel 2017 si è inoltre concluso il processo di informatizzazione degli archivi della Specialità, con conseguente produzione ed archiviazione on line di tutta la documentazione in ingresso ed in uscita. A livello tecnologico è stata completata inoltre l’assegnazione a tutti gli Uffici di dispositivi palmari, agevolando le procedure di identificazione e favorendone l’incremento.

Si è concluso per il Compartimento Polizia Ferroviaria per la Toscana un anno che ha visto le celebrazioni, sia a Firenze con il concerto della Fanfara della Polizia di Stato il 28 novembre che a Grosseto il 24 ed 25 giugno nell’ambito del Grosseto Air Show, del 110°anniversario della sua fondazione; nata il 24 giugno 1907, da allora la Specialità garantisce la sicurezza di milioni di persone che si muovono in treno o frequentano le stazioni. Tra i passaggi fondamentali della storia vissuti in prima linea dalla più antica delle Specialità della Polizia di Stato: le due guerre mondiali e la successiva ricostruzione, le migrazioni di massa con l’utilizzo del treno (a partire dagli anni ‘ 50) di milioni di persone dirette dal sud al nord (dell’Italia o dell’Europa), il triste periodo degli anni di piombo. Tra i fatti più violenti, quelli che hanno coinvolto il treno Italicus ( 4 agosto 1974, 12 morti e 48 feriti), la strage di Bologna ( 2 agosto 1980, 85 morti e 200 feriti), il treno R904 (23 dicembre 1984, 16 morti e 260 feriti). Anche il Compartimento Polizia Ferroviaria per la Toscana ha pagato il suo tragico tributo in termini di vittime: il 2 marzo 2003 veniva ucciso da parte delle Brigate Rosse il Sovrintendente Emanuele Petri nella tratta ferroviaria Roma Firenze.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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