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La stagione 2013-24 del Teatro della Pergola propone 18 spettacoli

Firenze: al Teatro della Pergola «Il padre» di Strindberg con Gabriele Lavia

Gabriele Lavia e Federica Di Martino in «Il padre» (foto Tommaso Le Pera)

FIRENZE – Al Teatro della Pergola da martedì 16 a domenica 21 gennaio Gabriele Lavia si confronta per la terza volta nella sua carriera con «Il padre» di Strindberg (1887), che l’autore definiva «Scritto con un’ascia, non con la penna».

La casa, la famiglia, la resa dei conti, motivi simbolici per il drammaturgo svedese, vengono qui portati a un confronto ultimativo, che si impone con la lucidità dell’allucinazione. Gabriele Lavia dirige e interpreta uno spettacolo che ha la capacità di passare fulmineamente attraverso forme nuove, senza soffermarsi, portato da una passione che guarda oltre la scena, preoccupato di sgombrare lo spazio per una sola risposta, impossibile e sempre latente: il terribile risveglio di un universo di sonnambuli.

«L’intreccio del Padre – spiega – è semplicissimo. Un marito sospetta che la moglie lo abbia tradito e che la figlia sia figlia di un altro. Marito, moglie, figlia e… l’altro. Un intreccio, diciamolo pure, banale, che nelle mani di Strindberg diventa un ‘abisso’. O, meglio, il precipitare nell’abisso della perdita di ogni ‘certezza ontologica’ dello statuto virile della paternità e l’avvento della condizione di ‘incertezza dell’essere’ dell’uomo che, dunque, deve fare i conti con la cultura, la storia e addirittura, poiché Strindberg scrive una tragedia classica, con il mito. È proprio nel precipitare nella follia che il Capitano Adolf riesce ad affondare il suo ‘caso banale’ di sospetto di ‘corna’ nell’abisso della storia dell’uomo, fino al mito di Ercole (salvatore del mondo) e di Onfale (la grande de-virilizzatrice) che si scambiano i vestiti. Cosicché l’uomo diventa donna e la donna diventa uomo. Onfale con l’inganno s’impossessò della clava di Ercole e della sua pelle di leone, simboli della virilità e della forza. Ed Ercole, ingannato, indossò le vesti della bellissima Onfale, simboli della fragilità e dell’obbedienza. Il nostro Capitano, privato del potere economico e interdetto, impazzito e stretto nel vestito dei ‘pazzi’ (la camicia di forza), indosserà simbolicamente lo scialle profumato della moglie in una vertiginosa proiezione del mito».

Gabriele Lavia interpreta il marito, il Capitano di cavalleria Adolf, Federica Di Martino è la moglie Laura. Il cast si compone poi di Giusi Merli (La Balia), Gianni De Lellis (Il Pastore), Michele Demaria (Il Dottor Östermark), Anna Chiara Colombo (Berta, la figlia), e dei giovani attori diplomati alla Scuola ‘Orazio Costa’ del Teatro della Toscana, Ghennadi Gidari (Nöjd), Luca Pedron (L’Attendente).

Teatro della Pergola

Da martedì 16 a domenica 21 gennaio (ore 20:45, domenica ore 15:45)

Gabriele Lavia in «Il padre» di August Strindberg, con Federica Di Martino, e con Giusi Merli, Gianni De Lellis, Michele Demaria, Anna Chiara Colombo, Ghennadi Gidari, Luca Pedron, scene Alessandro Camera, costumi Andrea Viotti, musiche Giordano Corapi, luci Michelangelo Vitullo, regista assistente Simone Faloppa, regia Gabriele Lavia, scenografo assistente Andrea Gregori.

Durata: 2h e 30’, con intervallo.

Biglietti da 13 a 30 euro. Biglietteria Via della Pergola 30, 055.0763333, biglietteria@teatrodellapergola.com. Dal lunedì al sabato: 9:30 / 18:30. Circuito regionale Boxoffice, anche online

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