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Fisco: il 44% degli italiani mente sull’ammontare degli affitti riscossi

ROMA – Italiani che mentono nelle interviste rispetto al loro reddito, con una propensione coerente con l’inclinazione a occultare gli introiti al fisco, e un tasso di evasione dell’Irpef che supera il 14%. Sono alcuni risultati del ”ricalcolo” dell’evasione presentato dall’Ufficio Valutazione Impatto del Senato che in un nuovo dossier  illustra un nuovo approccio messo a punto all’Università Ca’ Foscari di Venezia che tiene conto anche del cosiddetto ”under reporting”, cioè la tendenza a sottostimare il proprio reddito nelle rilevazioni a campione nel timore che si possano stabilire collegamenti con quanto dichiarato al fisco.
Sui redditi da lavoro autonomo e impresa, secondo quanto emerge dal rapporto, un intervistato su 4 non dice la verità, e addirittura il 44% mente sugli affitti. Il nuovo calcolo porta così le stime del valore assoluto dei redditi complessivi evasi tra 124,5 e 132,1 miliardi. Grazie al nuovo approccio integrato, spiegano i tecnici del Senato, la stima del tasso di evasione totale sale a circa il 37% per i redditi da lavoro autonomo e impresa, mentre l’evasione sulle rendite è intorno al 65%.
La perdita di gettito arriva così a oscillare tra 37,5 e 38,6 miliardi, con la parte maggiore del tax gap causata appunto dall’evasione da lavoro autonomo e da impresa, che in entrambe le simulazioni che correggono l’under reporting, è vicina ai 21 miliardi di euro. La perdita di gettito dovuta all’evasione sugli affitti oscilla invece tra i 12,6 e i 14,7 miliardi (e sarebbe ferma a 3,3 miliardi senza correggere l’under reporting. I dati sul tax gap per il lavoro autonomo sono peraltro coerenti con l”ultimo rapporto ufficiale del Mef, attorno a 20,1
miliardi.
L’evasione fiscale, si osserva ancora, contribuisce a modificare l”impatto redistributivo dell”Irpef, riducendone in particolare la progressività. La riduzione è soprattutto determinata da un abbassamento dell”aliquota media effettiva Irpef, che, a seguito dell”evasione, diminuisce di circa 4 punti percentuali, passando da circa 20% (nel caso teorico senza evasione) a 16% (nel caso dell”imposta con evasione).

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