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Firenze: nigeriano senza fissa dimora arrestato dalla Polfer. Aveva minacciato e aggredito militari e una guardia giurata

FIRENZE – La Polizia Ferroviaria di Firenze S.M.Novella ha proceduto all’arresto per i reati di violenza o minaccia a P.U., resistenza a P.U., lesioni personali aggravate e danneggiamento aggravato, di K.A., un uomo senza fissa dimora, di nazionalità nigeriana e regolarmente soggiornante sul territorio nazionale, con a carico numerosi precedenti penali e di Polizia.
Nello specifico, una pattuglia Polfer in servizio di vigilanza nella stazione di Firenze S.M.Novella interveniva nella galleria commerciale di stazione ove era stato segnalato che un soggetto, poi identificato per K.A., aveva minacciato e aggredito due militari dell’Esercito Italiano ed una Guardia Giurata ivi in servizio.
Bloccato con non poca difficoltà dagli Agenti e condotto coattivamente in ufficio, l’uomo, dopo aver minacciato e colpito anche i Poliziotti, danneggiava la c.d. camera di transito di questo Compartimento, colpendo ripetutamente la porta di accesso e la vetrata con calci e pugni.
Sul posto interveniva un’automedica, il cui personale sanitario, dopo aver somministrato un calmante allo straniero, lo accompagnava presso il pronto soccorso del locale ospedale S.M.Nuova, da dove veniva dimesso con una prognosi di gg. 1.
A seguito dell’aggressione un Agente Polfer, una Guardia Giurata ed un militare dell’Esercito Italiano riportavano traumi giudicati guaribili dal pronto soccorso dell’ospedale S.M.Nuova, rispettivamente, in gg. 5, 7 e 5 s.c..
Giova precisare che nei giorni scorsi K.A. si è reso più volte protagonista di atti di violenza ed intimidatori nei confronti del personale di diversi esercizi commerciali della stazione di Firenze S.M.Novella; tra questi, in particolare si presentava nel bar Don Nino pretendendo di consumare la colazione senza pagare ed, al rifiuto di quel dipendente, aveva scagliato, rompendoli, alcuni oggetti esposti sul bancone, creando panico tra gli avventori del locale. Al termine degli atti a suo carico lo straniero, su disposizione del P.M. di turno, veniva condotto presso la casa circondariale di Sollicciano, in attesa del processo con rito direttissimo.

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