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Elezioni: Antonio Ingroia e Giulietto Chiesa ricorrono contro il Rosatellum 2, è incostituzionale

ROMA – «La Lista del Popolo per la Costituzione sarà presente nella competizione elettorale nella metà delle regioni italiane. Riteniamo che questo risultato sia di grande valore e importanza, soprattutto tenendo presenti le scandalose condizioni in cui il governo uscente e la burocrazia dello Stato hanno costretto noi cittadini ad affrontare ostacoli insormontabili, a tratti addirittura stravaganti, nella raccolta
delle firme per la presentazione delle liste dei candidati».
Così in una nota Antonio Ingroia, Giulietto Chiesa e Sandro Diotallevi, tra i promotori della Lista del Popolo per la Costituzione.
“Noi – si legge ancora – ricorreremo in tutte le sedi contro questa legge-truffa, contro i responsabili dello scempio istituzionale, contro le incongruenze abilmente costruite per ostacolare i cittadini, contro l’ostracismo palesatosi nei comportamenti di pubblici ufficiali, inclusi quei Comuni che hanno ostacolato la raccolta dei documenti e il loro reperimento. Faremo denunce circostanziate alle Procure della
Repubblica competenti per abuso e omissione di atti d’ufficio dove ci è stato impedito di raccogliere le firme, al fine di ricorrere contro l’illegittima esclusione cui siamo stati sottoposti. Ci rivolgeremo alla Corte Costituzionale per annullare questa vergognosa legge elettorale. Siamo determinati a batterci contro la congiura della casta, in tutte le sue componenti, volta a impedire una rappresentanza vera, in Parlamento, delle istanze di un popolo che è stato spogliato della sua sovranità”, conclude la nota.

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