Firenze, tramvie: linea 3 in esercizio il 30 giugno prossimo, linea 2 ancora non si sa. Riunione Comune – Tram spa

FIRENZE – Alcuni quotidiani avevano parlato di un possibile maxi slittamento, stimato nel 1 agosto per la linea 3 (quella dalla stazione fino a Careggi) e fine ottobre per la linea 2 (quella fino all’aeroporto), della messa in esercizio delle linee tramviarie, nonostante le assicurazioni del Comune. Il rischio sembrava fosse scritto nero su bianco nella domanda d’arbitrato di Tram spa, concessionaria dei lavori, e riportata in un faldone in cui la società presentava difficoltà (come bonifiche impreviste) e modifiche non calcolate. Con la richiesta al concedente (il Comune), che si sommerebbe alla dilatazione dei tempi, di 282 milioni di euro per le opere non previste e per i danni. L’amministrazione invece aveva stimato in fine mese la chiusura dei lavori. A cui sarebbe seguito un rodaggio e una messa in esercizio entro giugno.
Era dunque necessario un chiarimento, che oggi, 6 febbraio, è avvenuto a metà nel corso di un incontro tra Amministrazione e i vertici del concessionario Tram Spa e delle ditte che stanno realizzando le linee 2 e 3. Ecco il testo del Comunicato congiunto Comune-Tram Spa Firenze:
«Per quanto riguarda la linea 3 è confermata la messa in esercizio per il 30 giugno prossimo; sulla linea 2 sono in corso approfondimenti sulla tempistica. La riunione è dunque stata aggiornata a martedì prossimo, 13 febbraio.
LINEA 3 – Si conferma per la notte tra giovedì 8 e venerdì 9 febbraio (da mezzanotte) l’elettrificazione del primo tratto della linea 3 (quello a doppio binario tra largo Brambilla a piazza Dalmazia e i due a binario singolo in via Vittorio Emanuele II fino a via Mazzoni e in via Corridoni fino a via Bini) mentre la notte successiva, tra il 9 e il 10 febbraio, arriverà il tram che sarà utilizzato per le prove sui binari. Il mezzo arriverà con un trasporto eccezionale alla mezzanotte del 10 febbraio percorrendo un preciso itinerario concordato con la Polizia Municipale. Il convoglio arriverà da viale XI Agosto per via Sestese-via Reginaldo Giuliani-via Santo Stefano in Pane-via Dino del Garbo fino a entrare nel cantiere di viale Morgagni dove il tram verrà sarà scaricato. Il mezzo per il trasporto eccezionale poi uscirà da via Dino del Garbo-via Santo Stefano in Pane-via Reginaldo Giuliani in direzione uscita città. Oltre ai divieti di sosta (dalle 20 di venerdì) in via Reginaldo Giuliani, via Santo Stefano in Pane, via Dino del Garbo, saranno istituite alcune chiusure temporanee delle direttrici via Dino del Garbo-viale Morgagni-via Santo Stefano in Pane e viale Morgagni verso via Caccini. Sarà chiusa anche l’intersezione tra via Santo Stefano in Pane-via Dino del Garbo-viale Morgagni: di conseguenza i veicoli provenienti da via Dino del Garbo non potranno transitare verso via Reginaldo Giuliani. La corsia riservata ai mezzi di soccorso da piazza Dalmazia verso via Caccini sarà interrotta solo al momento dell’attraversamento del convoglio come pure la direttrice via Caccini-piazza Dalmazia.
Non tutto è stato chiarito, non tutto è stato risolto, nonostante l’ottimismo dell’Amministrazione comunale. Vi è stata indiretta conferma che, almeno per la linea 2, sussisterebbero ancora difficoltà e ritardi.
Critiche le opposizioni. Il Consigliere Tommaso Grassi (Firenze riparte a sinistra): «Vorrei che la tramvia funzionasse da domani. Non sono contento che i lavori si allunghino, che ci siano ritardi di 720 giorni rispetto al contratto e che il Comune dovrà difendersi per non pagare con i soldi pubblici oltre 282 milioni in più. Perché fino a ieri #Nardella e soci sventolavano giugno come data di entrata in funzione delle linee 2 e 3? Sapevano che le ditte hanno fatto causa al Comune annunciando ritardi biblici e maggiori costi. Per chi vive e lavora a #Firenze è un tormento. Quando imparerete a non prendere in giro? Ci avete messo 11 anni dal primo cantiere in viale Morgagni e rischiate di spendere oltre il 40% in più del costo iniziale. Pensate ancora di saper governare?»
