Livorno, aggredita Meloni: inquirenti esaminano filmati e foto alla ricerca dei responsabili (video)

LIVORNO – I filmati e il materiale fotografico, relativo alle contestazioni e all’aggressione di ieri a Livorno nei riguardi di Giorgia Meloni, numero uno di Fratelli d’Italia, sono al vaglio degli investigatori in questura per individuare gli eventuali responsabili. Le contestazioni degli antagonisti hanno, di fatto, impedito all’esponente di Fratelli d’Italia di svolgere l’iniziativa elettorale programmata nella città toscana. L’ex ministro è stata accolta con sputi e insulti, colpita da una bottiglietta di plastica mentre saliva nell’auto che poi è stata circondata e presa a calci. Il veicolo, che era protetto dalle forze dell’ordine, è comunque riuscito a partire alla volta di Pontedera (Pisa), dove Meloni aveva in programma un’altra iniziativa.
Probabilmente qualcosa è andato storto nell’azione di prevenzione e protezione organizzata dalla Questura. Era evidente che in una città come Livorno, dove gli estremisti di sinistra e centri sociali abbondano, sarebbe stata organizzata una contestazione violenta nei confronti della leader di Fdi.
Così commenta la Meloni l’aggressione subita: «Io vedo un grande rischio democratico in questa campagna elettorale. I fatti di Livorno raccontano un”Italia che dovrebbe essere lontana anni luce. Raccontano un’Italia di zone franche – ha aggiunto – di
gente che pensa di poter dire chi parla e chi non parla, di un clima che, secondo me, è stato costruito ad arte da certi media, da certa stampa e da certa politica». Non possiamo certo dire che il suo commento sia infondato.
«La mia solidarietà a Giorgia Meloni per l’inaccettabile aggressione subita a Livorno. Si abbassino i toni e ci si confronti con le idee consentendo a tutti di esprimere le proprie opinioni». Lo scrive su Twitter Laura Boldrini.
Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha telefonato all’onorevole per esprimere “la propria solidarietà e l’impegno a garantire tutti gli spazi di libera espressione democratica nel nostro Paese”.
