Elezioni: Gentiloni e Prodi scendono in campo per il centrosinistra. Da destra risponde Salvini, sarò io il premier

ROMA- Si sprecano le dichiarazioni politiche da un lato e dall’altro. oggi parlano meno Renzi e Berlusconi, mentre si cimentano in dichiarazioni impegnative il premier Gentiloni e l’ex premier Romano prodi da un lato, e il leader della Lega Matteo Salvini dall’altro.
Andiamo con ordine e diamo la priorità al Presidente del Consiglio, noblesse oblige.
DA SINISTRA – Nella corsa elettorale, rispetto alla coalizione avversaria, “c’e un distacco di sei-sette punti, non esistono distacchi incolmabili. Le cose possono cambiare se lavoriamo con grande impegno per un centrosinistra che risolva problemi del Paese”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, intervenuto a un incontro elettorale di ‘Insieme’. “Sono convinto – ha concluso – che nella prossima legislatura l’unico pilastro stabile sia quello del centrosinistra, tutti devono dare il proprio contributo”. “Le coalizioni non sono frutto di cattiveria ma della complessità della nostra società che ha moltiplicato il numero dei partiti. Abbiamo bisogno di coalizioni. Non solo noi, lo si vede anche in Germania. Abbiamo bisogno di una coalizione di centrosinistra forte per due valori: lotta alla disuguaglianza e Europa”, ha detto l’ex premier, Romano Prodi, che ha annunciato la sua scelta: “Ho rotto un lungo silenzio, perché mi sentivo in dovere di sottolineare l’importanza della scelta e il dovere di sostenere la coalizione di centrosinistra, in particolare gli amici di ‘Insieme’. Perché – ha argomentato – portano avanti gli stessi valori che sono stati alla base dell’Ulivo e che io profondamente condivido: minore disuguaglianza e una forte presenza in Europa”.
Intervento anche del leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso: “Vedremo se avremo la possibilità concreta di portare avanti i nostri temi come lavoro e diritti dei lavoratori, sanità, istruzione e ambiente. Solo se saranno condivisi, vedremo se potremo governare”, ha affermato sulla disponibilità a partecipare a un governo di grande coalizione come in Germania.
DA DESTRA – Salvini smentisce l’idea di Berlusconi candidato premier per forza e afferma: “Per il presidente del Consiglio non adoro le sorprese, preferisco la chiarezza. La Lega prenderà un voto in più di tutti gli altri del centrodestra e da presidente del Consiglio avrò l’onore e l’onere di scegliere i ministri. Farei fare il ministro a Berlusconi: non vedo l’ora di far fare il ministro a persone competenti settore per settore. Il primo settore priorità per il futuro e agricoltura e pesca, che affiderei a un uomo della Lega”.
Su sondaggi e risultato elettorale, il leader della Lega è fiducioso: “Finalmente arriva il 4 marzo, sento tanta voglia di cambiamento e normalità. Io garantisco normalità e tranquillità. Penso il contrario di Gentiloni (secondo cui il gap è colmabile, ndr): il distacco tra il centrodestra e gli altri sarà netto e la sorpresa sarà la Lega, soprattutto nelle regioni rosse, dove ne vedremo delle belle. Saremo il primo partito del Nord ma arriveremo al 20% anche in Regioni che sono governati dalla sinistra da cinquanta anni e dove i cittadini non ne possono più”.
