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Bruxelles: la Commissione ue scatena la guerra contro il terrorismo. Cancellazione immediata dei messaggi di propaganda

BRUXELLES – L’Unione europea scatena la sua guerra contro il terrorismo (meglio tardi che mai) e indica alcune misure fondamentali, che saranno sicuramente apprezzate da tutti i servizi d’intelligence europei.

La prima è fondamentale, si chiede di rimuovere entro un’ora i contenuti terroristici online. E’ una delle più importanti misure operative che la Commissione ha raccomandato alle imprese e agli Stati membri per una maggiore pulizia del web da tali contenuti e protezione degli utenti. «Considerando che il contenuto dei terroristi è più dannoso nelle prime ore della sua comparsa online – precisa l’esecutivo europeo -, tutte le società dovrebbero rimuovere tali contenuti entro un’ora dal loro invio come regola generale. I messaggi di propaganda dei terroristi su internet rappresentano infatti un rischio particolarmente grave per la sicurezza degli europei, e la sua proliferazione deve essere trattata come una questione della massima urgenza», ha sottolineato Bruxelles, cercando di trovare un equilibrio tra la libertà di espressione sul web, che non va lesa, e i contenuti illegali online, che vanno bloccati.

Riguardo a questi ultimi il riferimento è ai messaggi che inneggiano all’odio, oltre che al terrorismo e alla violenza. ma tra i contenuti nel mirino ci sono anche il materiale pedopornografico, i prodotti contraffatti e le violazione del copyright, insomma si fa d’ogni erba un fascio, una confusione incredibile, degna delle migliori tradizioni comunitarie.

La Commissione Ue raccomanda poi alle società di internet di «implementare misure per il rilevamento automatico, per rimuovere o disabilitare in modo efficace e rapido i contenuti terroristici e impedire che riappaiano dopo essere stati rimossi». Inoltre si propongono «relazioni periodiche da parte degli Stati membri preferibilmente ogni tre mesi», che riferiscano alla Commissione in merito ai follow-up e alla cooperazione generale con le società per evitare tali contenuti online.

La Commissione «controllerà le azioni intraprese in risposta alla presente raccomandazione e determinerà se sono necessarie ulteriori misure, compresa, se necessario, una legislazione», che integri il quadro normativo esistente. Il periodo fra virgolette ci mostra la scarsa conoscenza del congiuntivo italiano da parte degli estensori.

A settembre dello scorso anno la Commissione Ue aveva adottato alcune linee guida in merito, facendo un passo avanti verso l’obbligo per i giganti del web di identificare (“detection”), rimuovere (“take down”) e bloccare (“stay down”) il materiale illecito ospitato sulla Rete.  Si pensa dunque che infarcendo le disposizioni di termini inglesi, come piace molto anche a Matteo Renzi, si possa giungere a migliori risultati. Queste linee guida non hanno valore legalmente vincolante, ci mancherebbe!.

Insomma si tratta di iniziative che creano ulteriori oneri burocratici, ulteriori spese, senza alcun costrutto. Signori della Ue, sia i politici che le decine di migliaia di burocrati, ci vuole altro per combattere il terrorismo.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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