Nuova legislatura: le date degli adempimenti necessari per l’avvio. A inizio aprile le consultazioni

ROMA – I prossimi quindici giorni saranno decisivi per l’avvio della nuova legislatura.
Oggi pomeriggio, LUNEDI’ 12 MARZO alle ore 15 è convocata la direzione nazionale del Pd. All’ordine del giorno, la presentazione ufficiale delle dimissioni di Renzi.
* MERCOLEDI’ 14 MARZO alle ore 15,30 Silvio Berlusconi ha convocato gli eletti di Forza Italia presso la sala della Regina di palazzo Montecitorio. Lo scorso 9 marzo si sono già riuniti gli eletti della Lega con Matteo Salvini e quelli del M5s con Luigi Di Maio.
* LUNEDI’ 19 MARZO comincia l’accoglienza dei senatori a Palazzo Madama e dei deputati alla Camera dei deputati.
* VENERDI’ 23 MARZO, prima seduta delle Camere; saranno il deputato Pd Roberto Giachetti alla Camera e il senatore a vita Giorgio Napolitano al Senato a presiedere questo primo appuntamento.
* Il 23 MARZO è anche la data del primo passaggio della legislatura dedicato all’elezione dei presidenti di Camera e Senato. Al Senato si farà al massimo in due giorni: se dopo tre votazioni nessuno supererà la maggioranza assoluta, si andrà al ballottaggio tra i due più votati; vince il più votato. Alla Camera per eleggere il nuovo numero uno dell”Assemblea serve la maggioranza dei due terzi nei primi due scrutini, poi la maggioranza assoluta; si va avanti così fino alla fumata bianca.
* DOMENICA 25 MARZO: per questa data i parlamentari devono aver comunicato a quale gruppo vogliono appartenere.
* MARTEDI’ 27 MARZO: entro questa data i gruppi parlamentari eleggono i loro presidenti.
* FINE MARZO-INIZIO APRILE: Partono al Quirinale le consultazioni per la formazione del nuovo governo.
* Entro il 10 APRILE l”attuale governo presenterà il Def a Camera e Senato poi c’è tempo fino alla fine del mese per votarlo e inviarlo a Bruxelles. Il viceministro all’Economia Enrico Morando, ha precisato che «nelle condizioni attuali non potremo che presentare un Def a legislazione vigente, senza indicazioni programmatiche». Se invece si delineasse una nuova maggioranza, un piccolo ritardo nella presentazione del Def potrebbe essere possibile.
