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Accordo vicino Lega-5stelle su presidenze Camera e Senato. Salvini e Di Maio aprono nuovi scenari

Matteo Salvini

ROMA – Accordo vicinissimo fra Matteo Salvini e Luigi Di Maio per le presidenze delle Camere. La guerra di posizione in atto nel centrodestra tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi riapre i giochi sugli accordi per le nomine alla presidenza delle Camera ma anche nuovi possibili scenari di governo, o per un ritorno pilotato alle urne dopo il via libera ad una nuova legge elettorale. Di Maio e Salvini sembrano sempre più voler avvicinare le loro posizioni. Anche se in serata il leader M5s rivendica con nettezza la presidenza della Camera ai pentastellati: «Siamo la prima forza del Paese», ricorda.

E’ però il leader della Lega ad assumere l’iniziativa rompendo gli indugi per formalizzare il dialogo con i 5 Stelle. In serata chiama Di Maio per una prima presa di contatto. «Abbiamo concordato sulla necessità di confrontarsi sulle presidenze delle due Camere nel rispetto del voto degli italiani», spiega Salvini che, subito dopo, chiama Maurizio Martina e Pietro Grasso sottolineando loro la volontà di rendere operativo il Parlamento il più presto possibile. «Ho il mandato della coalizione a sentire gli altri segretari sulle Presidenze delle Camere». Ma, spiega, i ragionamenti sugli organismi di garanzia sono slegati da ragionamenti sul governo. Ragionamenti a cui, tuttavia, non si sottrae: il punto di partenza è un no a qualsiasi governo che abbia al centro Gentiloni, Boschi, Minniti. Tutto il resto è possibile.

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