Firenze, sgombero Cpa Fi Sud: Nardella, questione di ordine pubblico. Risposta del Cpa, ci difenderemo con la lotta

FIRENZE – Il sindaco Nardella parla dell’operazione di sgombero del Cpa Firenze Sud, affermando che ne discuterà insieme a prefetto e questore: «L’operazione è di ordine pubblico dunque ne parlerò con rappresentanti delle forze ordine, con il prefetto, con il questore. E’ un’operazione complessa – ha ribadito -, se fosse stata facile il Cpa sarebbe stato sgomberato 20 anni fa, invece è ancora lì. Però – ha osservato ironicamente – credo che ci sono tanti geni ora che si alzano, e dicono ”che ci vuole in una mattinata si fa”?». Dopo aver ricordato alcuni sgomberi portati a termine in città negli ultimi anni, il sindaco ha aggiunto che “a Firenze la legalità la ripristiniamo sempre”.
Immediata la reazione degli antagonisti, questo il loro comunicato: «Sindaco Nardella, troppo comodo sarebbe far ricadere tutto in una questione che riguardi le forze dell’ordine: la volontà di sgombero del Cpa è tutta politica e la responsabilità ricadrebbe tutta sulla sua giunta. Definire dopo 29 anni di esistenza, non 20 sindaco, il Cpa
una questione di ordine pubblico ci pare francamente ”inopportuno” – aggiunge il centro sociale – pensiamo che la
natura della questione sia ben altra: politica, sociale e culturale. I ”problemi”, se così li vogliamo chiamare, diventano
di ordine pubblico proprio quando si manifesta la miopia a comprendere le ragioni che fanno del Cpa uno spazio legittimato da 29 anni di storia durante i quali lotte e battaglie sono state portate avanti con determinazione e coerenza. Non vorremmo che proprio le parole del sindaco stessero ad indicare la volontà di far salire questa
tensione in modo diverso con atteggiamenti di prevaricazione, chiusura e provocatori che altri, e non certo noi, porterebbero per le strade di Gavinana. Forse qualcuno vuole ancora giocare con le paure?. Il Centro popolare autogestito non si tocca: è stato detto in tutta Firenze ed in tante parti d’Italia, da Napoli a Perugia fino a Palermo… e stiano sicuri lor signori che lo difenderemo, insieme a tutti coloro che ci sono a fianco, con la lotta».
