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David Rossi, ex capo area comunicazione di Mps

Genova: morte David Rossi, diffamazione dei magistrati. Indagati l’ex sindaco di Siena e giornalisti de Le Iene

David Rossi

GENOVA – L’ex sindaco di Siena Pierluigi Piccini è indagato, insieme ai giornalisti de Le Iene, nell’ambito di una delle inchieste della procura di Genova sulle indagini fatte dai magistrati senesi sulla morte di David Rossi, il capo comunicazione del Monte dei Paschi, caduto da una finestra di Rocca Salimbeni nel 2013. Secondo l’accusa avrebbero diffamato i magistrati di Siena nella puntata andata in onda lo scorso ottobre in cui Piccini aveva detto di aver saputo di ”festini” ai quali avrebbero partecipato importanti personaggi della magistratura e della politica e che forse l’inchiesta sulla morte di Rossi era stata ”abbuiata” per questo.
Nel frattempo, la procura di Genova (competente sui fatti che riguardano i magistrati di Siena) ha anche sequestrato la puntata della trasmissione televisiva andata in onda ieri sera nel corso della quale è stato intervistato un ragazzo che ha raccontato di essersi prostituito a quei festini. Durante la puntata, il giornalista mostra alcune foto al giovane il quale afferma di riconoscere magistrati, politici e imprenditori.
Dopo la prima puntata dello scorso anno, il procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati e il sostituto Cristina
Camaiori avevano aperto un fascicolo a carico di ignoti per abuso d”ufficio e avevano interrogato una serie di testimoni.
Contemporaneamente, dopo la querela dei magistrati toscani, era stato aperto un fascicolo per diffamazione che oggi ha visto i primi indagati. Sempre nel capoluogo ligure è aperta l’inchiesta sulla lettera di minacce, accompagnata da un proiettile, indirizzata al pm di Siena Aldo Natalini che si era occupato anche della vicenda Mps. L”ipotesi di reato è tentata minaccia grave.
La svolta di oggi ha visto la reazione del Movimento 5 Stelle, che da sempre denuncia opacità nella vicenda Rossi. “Se
quanto emerso dall”ultima puntata dell”inchiesta de ”Le Iene” – sottolineano i senatori del M5s Elio Lannutti e Daniele Pesco – trovasse puntuale riscontro, si confermerebbe il quadro allarmante di una commistione perversa tra alta dirigenza Mps, magistratura senese, mondo imprenditoriale e politico. Uno scenario gravissimo di cui la procura di Genova non potrà non tener conto. Da quelle dichiarazioni, se confermate, emergerebbe soprattutto la possibile pressione ricattatoria sui magistrati che partecipavano ai festini, derivante dalle eventuali registrazioni degli stessi incontri”.
Il prossimo passo sarà sentire i giornalisti delle Iene per cercare di trovare riscontro alle dichiarazioni rese dall’ultimo testimone.

diffamazione, Iene, Piccini, siena

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