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Federazione Calcio: Nicchi, presidente AIA, denuncia un pesante attacco all’autonomia degli arbitri

Il presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, Marcello Nicchi

ROMA – «Stanno accadendo cose gravissime, è in corso un attacco della Figc all’autonomia dell’Aia per accentrare tutto a Roma». E’ l’accusa del presidente dell’Associazione italiana arbitri, Marcello Nicchi, in una conferenza stampa convocata a Roma nel corso della quale ha elencato una serie di casi che ha definito “gravi ed estremamente preoccupanti”: dai rimborsi spese arretrati ancora da saldare ai tagli ai raduni tecnici fino alle violenze subite dai direttori di gara.
“Non parlerò del 2% (il peso elettorale dell”Aia, ndr) perché non è all”ordine del giorno e non sono qui a parlare di sciopero, una parola che non ho mai nominato perché gli scioperi li fanno i dipendenti e l’Aia è costituita da 35mila volontari: se dovessero essere pagati non
basterebbe una finanziaria”, è la premessa fatta da Nicchi.
“La Figc è in grande difficoltà, perché altrimenti non sarebbe commissariata, si ricostruisce ma non partendo dal distruggere le cose che funzionano. Il mondo arbitrale è qualcosa che funziona”, ha
sottolineato, prima di entrare nel merito dei singoli casi a partire dai ritardi sui rimborsi spese: “Non è pensabile che un ragazzo che arbitra una partita ad ottobre riceva il rimborso ad aprile. Pochi giorni fa sono stati pagati dalla Figc 5,6 milioni di rimborsi che si riferiscono a prestazioni dal 16 ottobre a fine mese, ma nel frattempo sono maturati altri 7,5 milioni di rimborsi che gli arbitri devono ancora avere”, ha spiegato il numero uno dell”Aia, prima di passare al tema della violenza sugli arbitri.

“E” una cosa che desta preoccupazione e non è più procrastinabile. Anche quest”anno circa 300 arbitri hanno subito violenze, 100 di questi episodi hanno determinato ricoveri e assistenza al pronto soccorso. Esiste un osservatorio solo nostro perché la Figc non va a vedere quello che succede. Per il periodo da marzo a dicembre 2017 avrebbero dovuto applicare delle sanzioni
pecuniarie di circa 304mila euro, per il momento la Lega dilettanti ha provveduto a pagare 78mila euro, ne rimangono 155mila liquidabili ma nessuno paga. E” una cosa che non possiamo più accettare. Si continua a picchiare come se niente fosse e ci sono ragazzi che smettono di arbitrare perché le famiglie non possono più permettersi di anticipare i soldi”.
Nicchi ha anche anticipato che “senza alcun avviso, dal nostro budget sono stati tagliati costi per 100mila euro per i raduni tecnici. Così, come tutte le leghe, anche la Serie A avrà un raduno in meno”. “Non vogliamo soldi in più -ha concluso-, ma ridateci quelli che ci dovete dare. Il commissario straordinario Fabbricini è una persona per bene e di grande livello, mi ha risposto che farà il possibile”.

E’ ben vero che gli arbitri hanno il ruolo di giudici nelle partite di calcio, e forse è per questo che la loro associazione, così come l’Associazione magistrati, di ogni rivendicazione ne fa una questione di autonomia e indipendenza.

 

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