Firenze: al Teatro della Pergola «Cita a ciegas» (Appuntamento al buio) con Gioele Dix
FIRENZE – Da martedì 10 a domenica 15 aprile Andrée Ruth Shammah dirige al Teatro della Pergola la novità assoluta per l’Italia «Cita a ciegas» (Appuntamento al buio), pièce del drammaturgo argentino Mario Diament che mette scena un sorprendente girotondo di destini; gli interpreti sono Gioele Dix, Laura Marinoni, Elia Schilton, Sara Bertelà, Roberta Lanave.
«È un thriller appassionante – afferma la regista – un avvincente intreccio di incontri apparentemente casuali dove violenza, inquietudine e comicità serpeggiano dentro rapporti d’amore. È il testo di Mario Diament più rappresentato nel mondo. Considerato il suo capolavoro, è stato per cinque anni in cartellone a Buenos Aires e in molti teatri in Sud America e negli Stati Uniti. In Europa è stato rappresentato a Parigi, Stoccolma e in Ungheria».
Un uomo cieco, Gioele Dix, è seduto su una panchina di un parco a Buenos Aires. È un famoso scrittore, ispirato a Jorge Luis Borges, che era solito godersi l’aria mattutina. Quella mattina la sua meditazione viene interrotta da un passante: da qui una serie di incontri e dialoghi svelano legami tra i personaggi sempre più inquietanti, misteriosi e a tratti inaspettatamente divertenti.
«Cita a ciegas» è stato un vero e proprio colpo di fulmine per la regista Andrée Ruth Shammah. Come Borges, che crebbe parlando e scrivendo in inglese e spagnolo e visse in diversi Paesi, Diament è uno scrittore interculturale, un emigrato e un esule che scrive della e sull’Argentina, l’identità e l’isolamento, come fece il grande autore argentino. E a Borges è ispirato il personaggio del Cieco interpretato da Gioele Dix che, insieme a Laura Marinoni (la Donna), Elia Schilton (l’Uomo), Sara Bertelà (la Psicologa), Roberta Lanave (la Ragazza), dà vita a uno spettacolo che svela il gioco del destino che gioca sempre allo stesso gioco. Al Teatro della Pergola da martedì 10 a domenica 15 aprile. Una produzione Teatro Franco Parenti e Fondazione Teatro della Toscana.
«È un testo che richiede di andare dentro la vita – dice Andrée Ruth Shammah – l’abilità sta nel trasformare tutte quelle cose che non sono visibili, tangibili, che non hanno corpo, come i pensieri, le intenzioni del personaggio, in qualcosa di concreto, riconoscibile nei corpi, nell’intonazione. Bisognava trovare il modo di rivelare tutto quello che non si dice. Lo scrittore cieco, in cui è facile riconoscere il celebre Borges, parla delle realtà parallele, dei due mondi, fa teoria, ma parla di sé, della sua realtà. Quando non vedi, vedi altre cose, dunque c’è un’altra realtà e lui la abita nella sua cecità, che lo rende intuitivo. Per certi versi questa storia è anche, insieme, un elogio e un monito alla potenza dell’immaginazione che ci può portare altrove, in mondi paralleli, ma bisogna stare attenti a dove ci lasciamo condurre. Per questo, il muro alle loro spalle si apre e si richiude proprio come fosse un libro. Come se fosse il confine tra l’immaginazione e la realtà, quella realtà da cui un po’ tutti i personaggi tentano di fuggire e che può metaforicamente schiacciarli, richiudendosi».
Teatro della Pergola (via della Pergola 18)
Da martedì 10 a domenica 15 aprile (ore 20:45; domenica ore 15:45)
Biglietti da 14 a 34 euro. Biglietteria Teatro della Pergola, Via della Pergola 30, Firenze, 055.0763333 – biglietteria@teatrodellapergola.com. Dal lunedì al sabato: 9.30 / 18.30 Circuito regionale Boxoffice anche online